G.R. (3): Boschi su sequenze sismiche


L’Aquila – “Una sequenza sismica, come se ne verificano quasi ogni giorni e anche per molto tempo (è il caso di Gubbio quest’anno), non è di per sè promonitrice nè causa di un terremoto più forte. Anche se questo può capitare, in modo assolutamente imprevedibile.
“Quello che succede, invece, e’ che una scossa forte fa venire poi una sequenza come successo qui all’ Aquila”. Le famose “scosse di assestamento” di cui si parlava spesso. La questione delle sequenze sismiche è stato l’argomento trattato oggi in aula, al processo Grandi Rischi, dall’ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, foto, accusato insieme ad altri sei esperti della Commissione Grandi Rischi di aver rassicurato gli aquilani cinque giorni prima del sisma del 6 aprile 2009. Boschi ha preso la parola per una decina di minuti dopo l’arringa difensiva del proprio avvocato di fiducia, Marcello Malandri che ha deciso di far illustrare all’esperto alcuni aspetti tecnici relativi allo studio della vulnerabilita’ sismica del territorio nazionale e dell’Abruzzo in particolar modo.
“Con la Protezione civile – ha aggiunto – affrontammo la possibilita’ che altre scosse forti facessero crollare la diga di Campotosto. Il mio lavoro del 1995 mette in evidenza che la previsione dei terremoti non si puo’ fare su basi statistiche ne’ deterministiche, sulla base dei precursori e nemmeno analizzando i terremoti precedenti”.
L’udienza e’ stata aggiornata a venerdi’ 31 ottobre.


24 Ottobre 2014

Categoria : Cronaca
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