Il disagio di chi è di sinistra


Non che sia importante, di questi tempi caotici e senza identità, in un paese senza volto come l’Italia, ma insomma, va detto, oggi chi è di sinistra pwer cultura, per ideologia, per naturale vocazione, e ce ne sono, vive nel disagio. Spesso va a sbattere come i passeri contro le vetrate nei palazzi riflettenti.
Un democristiano doc come Enrico Letta diventa capo del maggiore partito della sinistra, il PD. I socialisti sono evaporati come acqua nel deserto. Se gli eredi sono i cinquestelle, meglio rinunciare alla sinistra e buona notte. Resta Rifondazione comunista, fuori tempo, ma almeno coerente e coriaceamente leale. Ma quanto conta? I partitini e i gruppetti tipo Renzi hanno il peso delle piume, anche se starnazzano e talora fanno anche danno. Come Renzi, appunto. Sfugge la loro coerenza, è indecifrabile il loro spirito di sinistra. L’Italia, tuonano Meloni e Salvini, è un paese di destra Intanto, è un paese in cui il grande PD è nelle mani di un grande ex DC. Scusate, dice chi è di sinistra, mi ritiro per piangere.

PENSIERINO – Forse ha sbagliato di grosso chi per anni ha insultato e deprecato la vecchia DC. Difficilmente, infatti, sarebbe mai accaduto che quel partito si affidasse ad un democrat (allora si diceva comunisti) per salvarsi la pelle e tentare di rinascere. Ma del senno di poi sono piene le discariche…



13 Marzo 2021

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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