Il far west del XXI secolo


L’Aquila – Umberto Innocente di Sinistra Ecologia e Libertà scrive: “E’ di questi giorni l’ennesima indagine che coinvolge Abruzzo Engineering. Molto discutibile è tutta la storia di questa società sia nella sua formazione sia nell’affidamento dei lavori da parte della regione, in quanto già nel 2008 il garante della concorrenza e del mercato definiva “anomale” alcune modalità con le quali la Regione Abruzzo aveva provveduto all’affidamento ad Abruzzo Engineering di alcuni servizi sul territorio..
E’ questa l’ennesima indagine che vede coinvolti politici abruzzesi a diversi livelli. La questione morale sta diventando il principale problema politico della nostra regione: siamo alla quarta giunta regionale che vede suoi assessori coinvolti in indagini e processi che riguardano la loro attività di amministratori pubblici.
Non ci si può più limitare a trattare le singole situazioni solo dal punto di vista giudiziario pensando che la politica sia esente da una responsabilità che invece le è propria.
La fiducia dei cittadini, non solo verso i singoli politici ma verso le stesse istituzioni, sta diminuendo a vista d’occhio, la nomina ad incarichi amministrativi di personaggi già processati e condannati o le nomine ad amministratori di società pubbliche fatte con il solo criterio dell’appartenenza politica invece che delle competenze non aiutano a migliorare questa situazione.
E’ necessario cambiare passo, bisogna cambiare i metodi e i modi della gestione delle nostre istituzioni, c’è bisogno di aumentare la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative, va aumentata la trasparenza relativa agli atti di governo ed al processo con cui li si raggiunge.
Attendendo gli sviluppi processuali, e quindi astenendoci da un giudizio che non ci è proprio, riteniamo invece fondamentale riporre al centro della discussione il dato per cui l’attività della Pubblica Amministrazione dovrebbe incentrarsi sui principi di buon andamento, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza provando, con uno sforzo collettivo, a mettere in piedi pratiche di buona politica che ridiano alle martoriate istituzioni la giusta fiducia dei cittadini.
L’occupazione degli enti e delle istituzioni fine a se stesa, avulsa da un ragionamento sul miglioramento degli interessi collettivi, i manuali Cencelli come modelli procedurali per le scelte di merito, le “prebende poltronizie” elargite come strumenti di consenso di bassa cucina, il pressappochismo di chi dovrebbe essere “classe dirigente” e l’incapacità di avere a cuore il bene pubblico hanno portato il nostro territorio ad essere una desolante terra di nessuno ossia un far west del XXI secolo con banditi, sceriffi, ballerine, saloon e cow boy solitari. Quadro sconfortante che una forza del futuro come Sinistra Ecologia Libertà non può certamente accettare e che non può essere l’ambiente nel quale praticare nuova politica”.


20 Ottobre 2010

Categoria : Politica
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