La Perla: “Grazie, ma ce ne andiamo”


Roseto – MOBILITA’ PER 76 LAVORATORI – L’azienda La Perla conferma la decisione di chiudere per motivi strutturali lo stabilimento, pur apprezzando l’impegno delle istituzioni e la convenienza delle soluzioni individuate, e di trasferirlo in blocco in Puglia. Quattro anni di tentativi di risolvere il problema a Roseto si sono rivelati sprecati: niebnte da fare, la strategia aziendale prevede un’unica strada. I rappresentanti dell’azienda con sede a Bologna specializzata nella produzione di abbigliamento intimo, hanno confermato il piano che prevede, per motivi strutturali, la dismissione dello stabilimento situato a Roseto e la procedura di mobilita’ per 76 unita’ su 81. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri pomeriggio, in Provincia a Teramo, alla presenza dei sindacati e di una rappresentanza di lavoratori. A confermare la decisione dell’azienda sono stati Emilio Manzotti, direttore operativo del gruppo, e Giuseppe Toninelli, responsabile per l’Italia dell’azienda. I sindacati, rappresentati da Giovanni Timoteo ed Emanuela Loretone (Cgil), Gianluca Di Girolamo ed Emidio Angelini (Uil) e Giampiero Daniele (Cisl), hanno espresso apprezzamento per l’impegno delle istituzioni – la Regione, in particolare, aveva individuato soluzioni idonee a favorire la continuita’ della produzione a Roseto con costi molto inferiori a quelli attuali – ma, nel contempo, hanno stigmatizzato la decisione dell’azienda di non tornare sui propri passi. Su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione, Paolo Gatti, l’azienda si e’ detta tuttavia disponibile a valutare un percorso di reindustrializzazione del sito di Roseto anche con un eventuale impegno finanziario.


05 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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