Picenze, dilettanti allo sbaraglio


Barisciano – PARLA LA MINORANZA COMUNALE – Scrive Antonio Speranza: “Da oltre un decennio sempre gli stessi personaggi si cimentano nel governo del Comune di Barisciano e frazioni e ciò nonostante ancora oggi non gli riesce di capire né di applicare neppure quelle regole minime ed essenziali che devono obbligatoriamente contraddistinguere l’operato di un amministratore pubblico.
Si continua a gestire la cosa pubblica in totale spregio delle più elementari formalità amministrative e tecniche e così si trasforma la lodevole iniziativa di un donatore estero, intenzionato ad utilizzare somme raccolte tra gli abruzzesi in Lussemburgo per realizzare una struttura pubblica da porre al servizio della collettività delle frazioni di Barisciano, in una pericolosa manovra edificatoria che ha già attirato l’attenzione della Procura della Repubblica di L’Aquila.
Non è la prima volta che quest’ignoranza (delle regole) e la conseguente applicazione di percorsi amministrativi completamente errati espone cittadini, imprenditori ed ora anche ignari donatori al rischio di essere perseguiti dagli organi di controllo.
L’area che accoglie la nuova Chiesa delle frazioni e dove è previsto debba sorgere anche la struttura oggetto della donazione è posta su un terrapieno appositamente realizzato ed inspiegabilmente posto a far da tappo ad un vallone che da sempre è stato lasciato libero di raccogliere e portare a valle le acque piovane.
Nessuna opera è stata prevista per convogliare il corso delle acque oltre il terrapieno e siamo certi che se dovesse succedere qualcosa di grave, smottamenti, allagamenti o quant’altro normalmente causato da una superficiale considerazione dell’aspetto idrogeologico di un territorio, gli attori che oggi si vantano di essere gli artefici ed i fautori di tali opere, quando chiamati a rispondere delle conseguenze di errate se non assenti valutazioni tecniche nonché di lacunosi elementi progettuali, spariranno d’incanto.
Cantonate tecniche, formali e procedurali a cui anche il tecnico comunale non riesce a porre rimedio ed anzi spesso, quando qualcuno fa tana a questi novelli Riccardo Cuor di Leone, proprio dietro le spalle del tecnico comunale vanno a nascondersi scaricandogli addosso le proprie incompetenze.
Oggi corriamo il rischio di vedere vanificata e mortificata una significativa donazione con l’evidente ritorno negativo di immagine e considerazione da parte dei nostri concittadini esteri che tanto generosamente hanno contribuito a raccogliere fondi destinati ad alleviare le condizioni del nostro territorio. Donatori che vedono queste provvidenze gestite e dirette con un dilettantismo ed una superficialità a dir poco imbarazzante.
Che i confetti non siano per gli asini? Oltre un decennio di esperienza amministrativa sembra non sia bastato a formare quella cultura del rispetto delle regole poste a garanzia di una corretta e soprattutto trasparente ed onesta gestione della cosa pubblica.
Come già detto tante e tante altre volte l’unica esortazione possibile è “DIMETTETEVI”.


16 Ottobre 2011

Categoria : Politica
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