CISL: “Su Galzio polemiche assurde”


L’Aquila – “Le recenti polemiche scatenate dalla politica provinciale sull’operato di uno stimato professionista, qual e’ il professor Renato Galzio, foto, noto in tutto il mondo per le sue qualita’ e per il suo impegno sul campo, sono fuori luogo, assurde e strumentali. Gli interventi della Asl, esplicitati nell’atto aziendale, vanno nella direzione di una razionalizzazione dell’offerta sanitaria, in relazione alle effettive necessita’ del territorio, e ben oltre le linee programmatiche ministeriali, che prevedono in Abruzzo non piu’ di due Neurochirurgie”. E’ quanto affermato dal segretario regionale della Cisl Abruzzo, Gianfranco Giorgi: “Consapevoli degli elementi basilari che regolano i processi di istituzione delle specialistiche di grande rilevanza”, prosegue Giorgi, “mai avremmo rivendicato all’Aquila una cardiochirurgia, vista la presenza a Teramo di un analogo reparto e tenendo conto della vicinanza tra le due citta’. Nessuno avrebbe, comunque, messo in discussione il ruolo del San Salvatore come struttura Hub (ospedale di riferimento ) se non si fosse verificato il disastroso sisma del 6 aprile 2009. E soprattutto, se con i soldi dell’assicurazione, i famosi 47 milioni di euro, avessimo potuto recuperare rapidamente per intero l’ospedale aquilano, piuttosto che contribuire al risanamento del bilancio della nuova ASL”.
Secondo Giorgi “l’unione con la ex ASL di Avezzano ha fortemente penalizzato L’Aquila, sia in termini economici che da un punto di vista di attivita’. Dal canto suo, la stessa Avezzano mal tollera una dipendenza del proprio ospedale da quello del capoluogo: un clima pesante di cui gli aquilani non sono responsabili, che sta ingenerando forte conflittualita’ e che, certamente, non giova all’utenza. Vale la pena ricordare che la Regione ha approvato un documento in cui si stabilisce, a chiare lettere, che l’ospedale Hub di riferimento per la provincia dell’Aquila e’ e resta il San Salvatore, in quanto va individuato nel capoluogo di provincia. Crediamo”, conclude Giorgi, “che tutto cio’ meriti un momento di riflessione e che vada rilanciato il progetto della creazione all’Aquila di un’ azienda ospedaliera, cosi’ come previsto dall’attuale piano sanitario, che rappresenta l’unica legge in vigore. Siamo stanchi di polemiche campanilistiche tese solo a creare fratture tra i territori e di politici non competenti in materia che, con le loro esternazioni, fomentano la rivolta e rischiano, per una manciata di voti, di penalizzare l’intera provincia, la sanita’ locale, gli operatori e soprattutto i malati”.


07 Dicembre 2011

Categoria : Cronaca
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