Caligola, investigatori a Roma


L’Aquila – EVANGELISTA EVOCA IL CODICE ETICO – Partiti per Roma, questa mattina, gli uomini della Mobile di Pescara con il loro capo Muriana, alla volta della sede di una società implicata – secondo l’inchiesta – nella vicenda di corruzione e tangenti che ha portato in carcere sette persone e coinvolto una serie di vip, tra i quali il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, e l’ex braccio destro di Del Turco Lamberto Quarta.
Tra gli arrestati (in detenzione domiciliare per gravi motivi di famiglia) anche la potente dirigente regionale Giovanna Andrèola, per gli amici Vanna, che si è nel frattempo dimessa. la storia è quella della Ecosfera e dei suoi progetti e progettoni da milioni di euro. Un vorticoso giro di interessi e, per la Procura di Pescara e la Procura dell’Aquila, illeciti nell’ambito dell’inchiesta denominata Caligola. Sono stati anche perquisiti uffici e sedi di autorità, tra i quali quelli riferibili, sia a Pescara che a L’Aquila, al vice presidente Castiglione. Molte carte acquisite dalla Mobile che, verosimilmente, altre ne portarà con sè da Roma oggi. Confermato, nonostante il riserbo, che l’inchiesta è alle prime batture e potrebbe portare ad ulteriori sviluppi anche giudiziari. Tutto tace sul fronte politico soprattutto circa la posizione di Alfredo Castiglione. La Andrèola, infatti, ha lasciato subito il suo incarico dirigenziale alla Regione. La politica sta forse riflettendo sul da farsi. Nessuno, come sempre conviene ricordare, è colpevole fino alla condanna, ma esistono situazioni di opportunità in cui, secondo i più, sarebbe conveniente comportarsi umilmente.
EVANGELISTA – Al di là degli attesi sviluppi dell’inchiesta giudiziaria in corso e sulla quale sarà compito della magistratura fare chiarezza nell’interesse della comunità regionale, ed a tutela degli stessi inquisiti, torna con prepotenza nella nostra regione il tema della centralità della questione morale. E’ quanto afferma Bruno Evangelista portavoce regionale di Alleanza per l’Italia-.
Rispetto al “caso Abruzzo” che ci pone ai primi posti nazionali per vicende di corruzione con due presidenti di regione decaduti e q! uote significative di personale politico ed amministrativo coinvolti, si pone urgente, al di là del chiacchiericcio di circostanza, di una assunzione di responsabilità dei partiti politici e delle istituzioni. In questo senso -continua Evangelista- ripropongo quanto già espresso da consigliere regionale nella precedente legislatura, l’indomani della visita del presidente Napolitano a L’Aquila, quindi ancor prima della tangentopoli sanitaria, circa la necessità di istituire un tavolo interpartitico per dettare regole condivise. Questo codice etico ormai sempre più imposto dalla emergenza giudiziaria in corso ha il doppio obiettivo di prevenire comportamenti, altrimenti sanzionabili sul piano giudiziario, ma anche di inibire atteggiamenti seppur penalmente non rilevanti ma tuttavia censurabili sul piano morale.
L’auspicio -conclude Evangelista- è che si crei già da subito un coordinamento d! ei responsabili delle forze politiche per recuperare fiducia tra elettorato ed eletti già pesantemente compromesso.


18 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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