ATAENERGIA, biogas a Villa Pasquini


Lanciano – (Foto: essiccazione del tabacco) – ATA ENERGIA società agricola che raggruppa circa 300 soci tabacchicoltori operanti prevalentemente nel territorio abruzzese nelle zone della Val di Sangro e di Val Pescara, sta realizzando un impianto per la produzione di energia derivante dalla fermentazione anaerobica di biomasse vegetali in zona Villa Pasquini a Lanciano. Il progetto autorizzato nasce dallʼesigenza di riconversione delle produzioni di tabacco da parte dei soci produttori di ATA, a seguito delle nuove politiche Europee di riduzione delle produzioni di tabacco e di programmazione di attività di ristrutturazione, e rientra tra gli obiettivi imposti al nostro Paese in termini di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e di riduzione di emissione di anidride carbonica (il famoso 20-20-20).
Questa iniziativa è frutto di mesi di consultazioni con tutti gli Enti preposti alla tutela dellʼambiente e della salute. Questi lo hanno valutato, richiesto a più riprese modifiche, integrazioni e adeguamenti, imposto misure di controllo e di sorveglianza continua, il tutto per garantire il rispetto della normativa vigente, anche in considerazione delle specifiche vocazioni e vulnerabilità del territorio.
“Ci preme sottolineare come sia nostro primario interesse, oltre che un obbligo di legge, che tutte le prescrizioni promosse dalle citate Autorità vengano pienamente rispettate – afferma Luciano De Luca agronomo di ATA – perché questo tutela anche noi, sia come realizzatori che contribuiscono ed hanno intenzione di continuare a contribuire allo sviluppo di questo territorio, sia come cittadini, che fanno parte della comunità.”
In merito al progetto le aziende GreenNetwork s.p.a. e Feed s.p.a. supportano finanziariamente la sua realizzazione e garantiscono la tecnologia e il know-how dell’impianto mentre ATA società cooperativa agricola fornisce il suolo per la costruzione dell’impianto, la materia prima per il regolare funzionamento dello stesso e gestisce operativamente l’impianto in loco.
Lʼimpianto, di potenza 999 kW elettrici, è autorizzato per produrre energia elettrica (che verrà interamente ceduta a ENEL, a parte una piccola quota utilizzata per il suo funzionamento) esclusivamente mediante lʼutilizzo del biogas generato dalla fermentazione di biomasse vegetali. Il processo produttivo prevede che le biomasse siano introdotte in due vasche coperte a tenuta stagna, dove i batteri (gli stessi che sono presenti nello stomaco dei bovini) provvedono alla loro degradazione formando biogas. Le biomasse vegetali, costituite prevalentemente da insilati di cereali, saranno coltivate dai produttori soci di ATA, presenti sul territorio abruzzese, su terreni di loro proprietà e/o fittati al fine di consentire la creazione di una filiera agro-energetica. Per quanto concerne le emissioni generate, esse non sono nocive per la salute, essendo il frutto di processi biologici di degradazione di sostanza organica vegetale. A conferma di ciò, la sentenza del Consiglio di Stato N.6117/09 esclude lʼappartenenza degli impianti a biogas alla classe delle industrie insalubri.


21 Gennaio 2012

Categoria : Economia
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