C’è anche la storia delle polpette


Pescara – Una nuova proposta di incontro con l’Aidp, che ha raccontato presso la libreria La Feltrinelli la storia di un’azienda famosa nel mondo, che produce le polpette amate dai giovani, e che offre molte opportunità di lavoro, senz’altro appetitose, soprattutto di questi tempi, dice una nota.
Il Presidente, Raffaele Credidio, ha posto l’accento sui numeri, che offrono un quadro chiaro dei punti di forza di questa azienda. Ma ha voluto sottolineare che i risultati si raggiungono soltanto quando ognuno di noi, indipendentemente dal ruolo ricoperto in azienda o nella società, si chiede qual è il valore aggiunto, cosa può fare per valorizzare il proprio lavoro, la propria attività, la propria vita professionale. È con un piccolo contributo da parte di tutti e non con un grande contributo da parte di pochi che si risolvono le crisi. Ha concluso quindi il suo intervento invitando i presenti a non chiedersi cosa può fare l’azienda, la società e la comunità per loro ma cosa possono fare loro per l’azienda, la società e la comunità. È con questo spirito che si lavora in AIDP, un’associazione di puro volontariato in cui tutti danno il loro contributo per migliorare l’ambiente in cui viviamo e per spingere tutti a fare lo stesso, ad “aggiungere sempre del valore” in un contesto dinamico, amichevole e, perchè no, divertente.
Filippo Di Nardo, autore del Libro, giornalista e consulente di comunicazione del lavoro, si chiede “il lavoro da McDonald’s, e il neologismo McJob con il suo carico pesante di pregiudizi e stereotipi, diffamatorio per certi versi, riflette davvero la realtà generale del lavoro da McDonald’s oppure siamo di fronte a una mistificazione su scala globale? Questo libro sostiene la tesi opposta a quella mistificatoria. Il lavoro da McDonald’s non solo non è l’esempio del moderno sfruttamento dei lavoratori del 21esimo secolo ma, al contrario, è un modello positivo a cui guardare, per molti versi, con ammirazione”.
Infine Silvia Mattioli, Responsabile del personale in un’azienda del settore agroalimentare, ha chiuso la tavola rotonda proponendo una riflessione sul valore dei contratti part-time, molto diffusi in Mc Donald, in cui il 50,8% del personale è donna, e oggi è sempre più difficile conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari!


21 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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