Terremoto, squallide zuffe


L’Aquila – (Foto: Il Messaggero del 1997, lo studio di autorevoli sismologi del tutto dimenticato o occultato) – All’americana, questa campagna elettorale, che per fortuna volge al termine, almeno sotto due aspetti. Il primo è quello delle spese smodate da parte dei candidati, che hanno inondato la città di pubblicità elettorale su alcuni giornali online, senza risparmio di mezzi. Evidentemente, dispongono di risorse rilevanti: buon per loro.
All’americana anche sotto l’aspetto della litigiosità astiosa, carica di odio e di livore. Scompostezza anche ai massimi livelli. Basta leggere le dichiarazioni del presidente della Regione, e quelle del sindaco dell’Aquila (che le ha affidate, come è suo costume, ad un giornale) sul terremoto, sul prima e sul dopo, sull’accordo – rivelato solo da poco tempo – firmato nel 2004 circa l’eventuale allarme sismico e insabbiato nei cassetti. Infatti, l’opinione pubblica ne sente parlare e ne conosce i contenuti solo oggi: otto anni dopo, e tre anni dopo il terremoto.
Lo scenario è complessivamente sconcio e deprimente. I cittadini, poco prima del voto, assistono al consueto rinfaccio, allo scambio di accuse, alle affermazioni subito dopo smentite. Chi alimenta queste liti dimentica che sono trascorsi tre anni abbondanti dal sisma, e non c’è ricostruzione, se non su carta e nelle parole, ma quelle di un governo tecnico che ha dovuto mettersi in mezzo, prima di tutto per controllare la spesa. Enorme fino ad oggi, piena di angoli bui, di aspetti oggetto di indagine, di prebende e gettoni succosi a personaggi che non servivano a niente tre anni fa, e non sono serviti a niente in tre anni. Oggi l’apparato viene smontato e ridimensionato, ma resta il fatto inaccettabile che nessuno ha prodotto nulla di utile, se non le toppe e gli interventi per l’emergenza. Gestita quella, siamo all’anno zero.
I politici di professione e quelli che aspirano ad esserlo dovrebbero parlare di queste cose, e non rivangare il pre-terremoto. Se fossero onesti anzichè spocchiosi, litigiosi e livorosi quando si tocca il loro potere (se ti avvicini al tuo cane che mangia, ringhia), dovrebbero riconoscere alcune cose. Il terremoto fu gestito da incoscienti prima e da bravi dopo, grazie a Bertolaso e Berlusconi. Lo vogliamo negare? Impossibile. Tutto ciò che toccava ad altre autorità localmente, è stato – dopo – solo un fallimento, un baratro di inadeguatezze, lentezze, errori, ritardi, corse al lucro.
Tornando al prima, l’evidenza che ci fossero scosse dal dicembre 2008 sempre più forti, non aveva nè allarmato, nè allertato nessuno. Tutti zitti, tutti elusivi, tutti assenti. Per forza: erano stati insabbiati studi, nascosti pericoli, annullati elenchi di edifici a rischio, ignorati allarmi di autorevoli scienziati (lanciati fin dal 1997), opposti silenzi e indifferenze a chi aveva paura e voleva sapere. L’Aquila era in zona sismica non pericolosissima, nelle mappe! A L’Aquila erano 12 vigili del fuoco in servizio il 6 aprile dopo scosse anche molto forti e sempre più frequenti. Nessuno, mai e in nessun luogo aveva preso coscienza che mezzo centro era a fortissimo rischio, comprese scuole e palazzi pubblici, a cominciare dal comune e dalla prefettura. Il sottosuolo – come era stato evidenziato oltre venti anni fa, e subito occultato – consentiva accelerazioni sismiche incredibilmente elevate.
Le liti e le polemiche sono, dunque, puramente e semplicemente vergognose. Basterebbe dire: abbiamo sbagliato tutti e giuriamo di non sbagliare più. I più buoni di cuore potrebbero anche prendere per buona una flagellazione simile. Nessuno può invece accettare ancora risse, è troppo anche per chi è disposto alla massima tolleranza e comprensione. E’, va detto amaramente, una prova di totale rinuncia alla dignità e di rispetto per le vittime.


29 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.