Elezioni: i ballottanti a lavoro


L’Aquila – (Foto: De Matteis e Cialente, sotto Giovanni Di Pangrazio di Avezzano e Manola Musa di Montesilvano) – Non esserci riusciti al primo turno scotta parecchio a tutti i ballottanti, che escluso Spoltore, dovranno combattere ancora per farcela. A Montesilvano se la vedranno Di Mattis e la agguerrita Manuela Musa. Ad Avezzano il forte terzopolista dlagante Giovanni Di Pangrazio, il vero prevalente della tornata elettorale non solo ad Avezzano, oltre il 45% dei consensi, e il dr. Cipollone del PdL.
Nessuna corsa vittoriosa per gli aspiranti sindaci dell’Aquila, che si fermano Cialente a poco più del 40% e De Matteis, a poco meno del 30%. Fra 15 giorni il responso dal ballottaggio, che si presenta subito difficile da cucire. Il sindaco uscente Cialente ha detto che, se l’IdV avesse dato il suo contributo, avrebbe potuto vincere al primo turno. Il centrosinistra nel suo insieme numerico, per Cialente, sarebbe stato sufficiente e comunque ha conquistato buone posizioni. C’è da chiedersi cosa intenda per centrosinistra, visto che non sembra esisterne uno coerente a L’Aquila.
“Basta divisioni e conflitti”. Il candidato sindaco Giorgio De Matteis punta alla rimonta. “Mi rivolgo – dice – a tutti gli elettori moderati che non hanno condiviso e non condividono la citta’ virtuale, provvisoria e confusa di Cialente”. Al ballottaggio De Matteis si rivolge piu’ che ai partiti, con i quali valutera’ eventuali apparentamenti, “alla grande massa di cittadini che chiede una svolta reale”. L’astensione -bisogna ricordarlo – è stata piuttosto accentuata. Importanti le posizioni occupate da personaggi nuovi, come Vincenzo Vittorini e Di Cesare. Il loro apporto sarà determinante.
Davvero imbarazzante la scarsa affermazione del PdL con il pur stimabile prof. Properzi, mandato letteralmente allo sbaraglio da scelte dissennate e da macroscopici errori del partito rissoso e diviso fino a pochi giorni prima del voto. Ora bisognerà scegliere con chi stare e non dovrebbero esserci dubbi: il centrista De Matteis parrebbe il porto di rifugio per ciò che resta delle legioni berlusconiane. Brucia davvero che L’Aquila non abbia ringraziato affatto Berlusconi (e Letta) che, onestamente, nel primo dopoterremoto hanno dato il massimo. Sic transit gloria mundi , o forse è meglio ricordare che chi è causa del proprio male, deve piangere solo se stesso.


08 Maggio 2012

Categoria : Politica
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