Albergatori, dove sono i loro soldi?


L’Aquila – Mara Quaianni (foto) per gli albergatori aquilani, che aspettano da mesi il saldo per l’ospitalità offerta ai terremotati, scrive: “In data 22/02/2012 le Associazioni di Categoria, tra cui FEDERALBERGHI, riunitesi su invito della Regione Abruzzo, constatavano la presenza in bilancio di Euro 18.000.000 da utilizzare per il pagamento delle strutture alberghiere della Regione che avevano ospitato e tuttora ospitano i terremotati aquilani.
Sono apparse in data odierna sugli organi di stampa le dichiarazioni del Commissario per la Ricostruzione Chiodi relative all’avvenuta firma di mandati di pagamento con riferimento a risorse destinate ad altre spese ritenute però al momento meno urgenti.
Domanda: dove sono finiti i 18 Milioni di Euro che sarebbero serviti a coprire tutti gli anticipi fino a Dicembre 2011 e tutti i saldi del 2010?
I mandati firmati oggi dal ns. Commissario riguardano il piano di rientro che avrebbe dovuto esaurirsi entro il 31.03.2012 e siamo in attesa di una ulteriore convocazione per concordare il nuovo piano. Ma è possibile farlo in mancanza delle risorse finanziarie necessarie?
Un’altra domanda sorge spontanea agli albergatori: per quale motivo ci hanno fatto credere che il problema del mancato pagamento dipendeva dalla mancanza di personale addetto ai mandati e non ci è stato detto chiaramente che c’era carenza di risorse o addirittura che i fondi destinati alle strutture ricettive sono stati utilizzati in altro modo?
Ogni civile rapporto dovrebbe essere basato sui principi di lealtà e chiarezza, principi che non sono stati rispettati dalle nostre Istituzioni le quali hanno sempre risposto alle nostre innumerevoli proteste con indifferenza e menefreghismo, ignorando totalmente la tragica situazione economica in cui versano in questo storico momento gli albergatori, in particolare quelli della Città dell’Aquila”.
LA REGIONE risponde a giro di posta, dopo poche ore: “In relazione a quanto si afferma oggi in una nota di Federalberghi, la Regione spiega che il ritardo nella erogazione dei pagamenti, che si sarebbe dovuta esaurire entro il 31 marzo 2012, “è dovuto, da un lato, alla riorganizzazione degli uffici commissariali disposta dal governo, dall’altro, dal ritardo nel riversamento di 350 milioni di euro dal governo centrale al conto di contabilità speciale del Commissario, conseguente alla riunificazione delle contabilità speciali anche questa disposta con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Da ciò deriva la conseguenza che non si tratta di mancanza strutturale di risorse, ma solo di un ritardo di natura tecnica legato alle procedure del trasferimento di risorse dal bilancio della Presidenza del Consiglio alla contabilità speciale.
Tale ritardo ha indotto il Commissario ad anticipare le risorse su fondi destinati ad altro (e non viceversa).
Pertanto, dopo i pagamenti effettuati nella giornata di ieri, pari a circa 2 milioni di euro e relativi ai mesi di giugno/luglio/agosto 2011, si stanno già predisponendo quelli relativi ai saldi di luglio e agosto 2010 e seguiranno, celermente, gli acconti e i saldi come pattuito in sede di accordi tra Commissario e associazioni di categoria.
Per la calendarizzazione dei prossimi pagamenti saranno nuovamente convocate le associazioni di categoria”.
(Ndr) – Ma quanto è veloce la Regione quando si tratta di difendersi! Una risposta così rapida spetterebbe ai cittadini sempre… Naturalmente la spiegazione delle inefficienze c’è immancabile e arriva puntuale solo dopo le proteste. Magari ci si potrebbe pensare prima a evitare ritardi, non solo a giustificare intoppi che mai dovrebbero verificarsi. E invece ci sono sempre. Anzi, si perpetuano nei mesi e negli anni. Faremo festa quando qualcosa ha funzionato e dovere e ha dato risultati in tempo.


08 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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