“Inutili dilettanti e santagnesini”


L’Aquila – (di Gianfranco Giuliante, nella foto con De Matteis e Cialente) – Affrontare le primarie per cercare di vincerle presuppone “per lo meno” la capacità di fotografare il quadro dell’esistente ed è poco utile indulgere al dilettantismo e/o al vociare che santagnesini in servizio permanente effettivo vanno propagando!
Se qui ed ora si deve sviluppare una strategia non si può prescindere da una analisi dell’esistente post 6-7 maggio.
Che il PDL debba impegnarsi per non far vincere Cialente ed il centro sinistra, è lapalissiano! Come questo obiettivo debba essere raggiunto, abbisogna di qualche riflessione.
Si è detto che Properzi era poco conosciuto nell’agone politico. E’ un dato di realtà. Ciò può forse giustificare che le liste abbiano preso più voti del candidato. Ma se questo è vero, non si comprende il perché Giorgio De Matteis, viceversa notissimo, abbia avuto la stessa sorte così come avvenuto per Verini altrettanto noto.
Ciò ha comportato la cosidetta presenza di una parte di voti disgiunti tanto per Properzi quanto per De Matteis quanto per Verini! Ma il dato più grave e sul quale bisognerebbe riflettere per impostare una rimonta credibile, è la verifica del perché 1.900 elettori di centro destra hanno votato a sinistra! Infatti i candidati sindaci che hanno preso più voti delle liste sono stati (escluso Vittorini) di sinistra e quindi hanno incassato anche il consenso dei tre sindaci di centrodestra.
Ora, poiché né Properzi né Verini in senso stretto sono votabili al ballottaggio, è De Matteis che deve impegnarsi a recuperare quella porzione di elettorato che “inspiegabilmente” ha votato a sinistra!
Non è un problema da poco se si considera che oltre il 5% degli elettori che hanno votato le liste a sostegno di De Matteis non lo hanno votato! Stiamo parlando di oltre 700 persone….e lì non c’era Giuliante!
Agli utili idioti si può lasciare la discussione sul fisiologico voto disgiunto al singolo candidato, mentre una classe dirigente che sa leggere i risultati dovrebbe occuparsi dei 1.900 voti disgiunti trasmigrati dal centrodestra al centrosinistra!
Lancio questo sasso nello stagno dell’imperante pressapochismo perché se si vuole tentare una rimonta bisogna incominciare dal valutare un dato di verità per quanto amaro, poiché una vittoria necessaria della rappresentanza del centrodestra al ballottaggio non può che passare attraverso una mobilitazione con l’intento di recuperare quanto più possibile su un segmento elettorale sottovalutato!!


09 Maggio 2012

Categoria : Politica
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