Più stranieri e più nuovi poveri


Pescara – Aumentano gli stranieri, in provincia di Pescara, la cui presenza bilancia la scarsa natalità e l’aumento della popolazione anziana locale. E poi si ingrossano le fila dei nuovi poveri, che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Sono alcuni degli spaccati che si leggono nel Rapporto sociale presentato oggi dalla Provincia di Pescara e dalla Caritas Diocesana nel corso di un incontro a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di alcune associazioni.
Il rapporto si compone di tre parti: la prima sezione comprende un’analisi socio-demografica della popolazione, la seconda è un approfondimento tematico sugli stranieri presenti sul territorio, che aumentano in provincia di Pescara più che nel resto della Regione (in provincia sono quasi 16mila, per lo più dell’Est Europa, e rappresentano il 5 per cento della popolazione), e la terza parte analizza gli aspetti della povertà e dell’esclusione sociale (prendendo spunto dal rapporto Caritas).
In merito all’aspetto dell’indigenza emerge che i motivi possono essere diversi: problemi economici, mancanza di reddito, reddito insufficiente, cattiva gestione del reddito, situazione debitoria, impossibilità di accedere a prestiti, licenziamento, perdita lavoro o sottoccupazione, situazioni familiari difficili e disagio giovanile e comunque la povertà è il frutto di più problematiche insieme.
“Siamo di fronte ad un fenomeno diverso, cioè più articolato rispetto al passato quando la famiglia era in grado di ammortizzare le difficoltà dei vari componenti. E quindi articolati devono essere gli interventi per fronteggiare questa situazione, coinvolgendo enti pubblici e privati – ha detto l’assessore Valter Cozzi – anche per evitare l’isolamento di chi è in difficoltà, strutturando quindi una risposta completa”.
“Il Rapporto – ha commentato il presidente Guerino Testa – rappresenta uno strumento operativo da cui partire per capire le differenze tra una zona e l’altra a individuare le specifiche esigenze locali, in modo da impostare una pianificazione delle politiche di settore mirata. Una base di partenza, quindi, per progettare le nostre attività”.


14 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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