Nereto, addio “scheda B9…”


Nereto – Scrive Marino Trabucco: “Con viva soddisfazione portiamo a conoscenza dell’intera cittadinanza neretese che, durante lo svolgimento dell’ultima seduta Consiliare il Sindaco Dott. Stefano Minora prima, ed il Vice Sindaco Dott. Daniele Laurenzi dopo, hanno affermato che non è più intenzione di questa Amministrazione proseguire sulla strada dell’approvazione della variante Urbanistica del vecchio campo sportivo “Romeo Menti”, intrapresa lo scorso 16 giugno 2010 con la Delibera Consiliare n. 34, attraverso la predisposizione della famigerata Scheda Urbanistica “B9”, che altro non prevedeva che la lottizzazione e la vendita a privati della suddetta area.
D’altra parte, la già intervenuta bocciatura dell’intero progetto da parte della S.U.P. (Sezione Urbanistica Provinciale) durante lo scorso mese di marzo ha lasciato poche chances all’Amm.ne, la quale avrebbe dovuto redigere una nuova Scheda e ricominciare da capo tutto l’iter approvativo; da quasi due anni denunciamo agli occhi della pubblica opinione la infelicità di tale scelta – in primis – e la carenza di tutta una serie di parametri tecnici ed urbanistici – in secundis -; oggi, finalmente, il nostro grido di allarme ha trovato ascolto!!!!
Certo, il nostro operato e la volontà della cittadinanza, manifestatasi con la petizione popolare da noi promossa e che ha visto l’adesione di oltre 1900 cittadini, oggi ci permettono di salvare il “Romeo Menti” dalle mire coloniali dei privati, ma non di certo dalla volontà “riqualificatrice” di Minora & C. i quali, già in più di una circostanza, hanno manifestato l’intenzione di dare immediato avvio alla soluzione ideata dall’Amm.ne stessa che, sulla base di uno “Studio di fattibilità” predisposto dagli Uffici Tecnici Comunali, prevede la realizzazione di una struttura polivalente con annessi locali da adibire a “Museo della radio” e una Sala Convegni e manifestazioni con circa 300 posti a sedere; oltre a ciò, un regolamentare campo da calciotto, una struttura polivalente sportiva Tennis/Pallavolo, un’area di ristoro e la rimanente porzione con arredo a verde pubblico.
Ovviamente, in questi tempi di crisi e di “magra” per tutte le Amm.ni pubbliche, reperire i fondi per realizzare questo “faraonico” progetto è opera assai ardua e difficile; la Giunta Minora è riuscita (a detta loro…….ma è ancora tutto da verificare, poiché nessun pronunciamento ufficiale è pervenuto dalla Fondazione Tercas sino ad oggi) ad ottenere dalla stessa lo storno dei 300.000 euro già stanziati per la riqualificazione di “Palazzo Cilli” da dirottare sul “Romeo Menti” per l’annualità 2012 e la promessa di un ulteriore finanziamento pari a circa altri 400.000 euro da spalmare su due annualità – 2013 e 2014 – portando così lo stanziamento complessivo a circa 700.000 euro.
E gli altri 900.000 euro necessari per il completamento del progetto dove verranno reperiti? Minora stesso ha dichiarato in seduta pubblica che il costo complessivo per la realizzazione di detta opera si aggira sul milione e mezzo di Euro ed oltre; il nostro Comitato, pur apprezzando lo sforzo profuso da questi Amm.ri per giungere ad una soluzione che possa accontentare le diverse esigenze sociali del nostro Paese (soluzione che, comunque, dovrebbe essere sottoposta all’attenzione della cittadinanza intera a mezzo referendum consultivo, come da nostro consiglio suggerito al Sindaco Minora), ha sollevato una grossa perplessità riguardo al costo complessivo dell’opera: siamo fortemente convinti che cantierizzare quella immensa area solo perché abbiamo trovato – forse – 300.000 euro pronti sull’unghia equivale ad un autentico suicidio, poiché si rischia concretamente di dare avvio a dei lavori dei quali non si sa quando si vedrà la fine, con l’unica certezza di perdere nell’immediato l’uso del campo sportivo e di tutte le attività collaterali che in essa si svolgono senza avere nulla di ritorno per la collettività, la quale dovrà attendere le cosiddette “calende greche” per poter tornare ad usufruire in pieno di quello spazio pubblico. Vogliamo ricordare, in ultimo, che l’intervento finanziario della Fondazione Tercas è circoscritto alla sola realizzazione della struttura polivalente e non anche delle strutture sportive previste nello studio di fattibilità, non potendo intervenire la stessa secondo quanto previsto dalle proprie norme statutarie”.


11 Giugno 2012

Categoria : Dai Lettori
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