“No alla proroga dei rettori”


Roma – Riceviamo dalla sala stampa della Camera una nota su un’iniziativa, presumibilmente a cura di alcuni docenti (non ci sono tuttavia firme di costoro): “Grazie alla generosa ospitalità dell’Onorevole Donata Lenzi (PD), innanzi agli Onorevoli Paola Binetti (UdC), Gianni Dal Moro (PD) e Carmen Motta (PD), firmatari di interrogazioni parlamentari in merito alla questione in oggetto e con la gradita presenza delle On. Rosa De Pasquale (Pd) e Mariastella Gelmini ( PdL), stamane
ha avuto luogo un incontro-dibattito su due tra i più controversi aspetti della politica del Governo in
materia di Università: la proroga fino al 2013 che si concederebbe ai Rettori di circa 17 Atenei, privi di
mandato dal 2011, e la procedura per il conseguimento delle abilitazioni.

Docenti, ricercatori e studenti in rappresentanza di 20 Atenei hanno illustrato e dibattuto tutti i problemi
relativi alla “proroga” che il MIUR ha avallato e che di fatto impedisce l’indizione delle elezioni ed il rinnovo
delle cariche rettorali scadute al 31 ottobre 2011. Proroga indebita dal punto di vista giuridico come
rilevato dai Professori Antonio Saitta (Università di Messina) e Mauro Volpi (Università di Perugia, già
membro laico del CSM).

L’On. Mariastella Gelmini ha sottolineato la necessità di non fare passi indietro rispetto a quanto la legge di
riforma – che porta il suo nome – ha previsto in termini della durata della carica dei Rettori e di
rinnovamento complessivo della Governance universitaria, tenuto conto che a breve sarà messo in moto il
nuovo meccanismo di reclutamento di docenti e giovani ricercatori. Dallo stesso tavolo dal quale si è
espressa l’onorevole Gelmini, a dimostrare la trasversalità che il Comitato Organizzatore ha voluto
imprimere all’evento, si sono levate anche voci critiche nei confronti della legge 240/10, come quella del
Dott. Pasquale Cuomo (FCL-CGIL Pisa), il quale oltre a rappresentare il profondo dissenso della
organizzazione sindacale rispetto alle proroghe ai Rettori, ha manifestato viva preoccupazione per i
drammatici effetti della drastica riduzione del turn-over sugli Atenei. A nome del Coordinamento Nazionale
Professori Associati, il Prof. Adriana Brancaccio è intervenuta lamentando la mancanza di coerenza e la
opacità nei meccanismi previsti per le abilitazioni ed il fatto che alla II fascia sia precluso l’accesso a
posizioni di vertice negli organi accademici e alle commissioni concorsuali. Del paradosso che vede Rettori
in pensione da anni predisporre gli assetti del futuro, dei costi e della invadenza dell’ANVUR, della
ingombrante figura del Rettore/Manager e della esigenza che la nomina dei componenti dei Consigli di
Amministrazione passi attraverso consultazioni elettorali, hanno discusso il Prof. D’Achille ed il Prof. Grilli di
Cortona.

Per quel che concerne la questione delle proroghe, dagli interventi e testimonianze che si sono alternati, è
emerso un quadro confuso e contraddittorio, in cui le posizioni del Ministero hanno incarnato tutte le
sfumature che vanno dal deciso interventismo dell’Aquila, laddove una ordinanza del TAR Abruzzo per
conto del MIUR ha sospeso il decreto con cui il Decano aveva indetto le elezioni, all’ostinato mutismo
riscontrato dal Decano di Parma, il quale dopo avere atteso invano per due mesi indicazioni precise e
circostanziate sul da farsi da parte del Ministro, ha indetto le elezioni per il prossimo mese di Settembre.
Tutto ciò passando per la situazione paradossale vissuta a Verona, dove la strategia di interdizione
reciproca tra le parti ha condotto alla completa paralisi istituzionale, fino a giungere alla Università
Mediterranea (Reggio Calabria), dove, a dispetto dei ricorsi al TAR competente, il nuovo Rettore è stato
appena eletto.

I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di ripristinare la legalità procedendo subito alle elezioni del
Rettore e degli Organi di Governo negli Atenei interessati. È stato altresì espresso rammarico per il silenzio
del Ministero a fronte dei ripetuti inviti ad esercitare una azione di vigilanza provenienti dagli Atenei come
quello di Messina, ove le elezioni per il rinnovo degli organi scaduti sono state indebitamente procrastinate
quando non impedite, esponendo la ordinaria attività accademica al grave rischio di ripercussioni a causa
della dubbia legittimità degli atti amministrativi via via approvati. Pur nutrendo la convinzione che il MIUR
recepisca e faccia proprie in tempi brevi le istanze di democrazia, di rappresentanza e di partecipazione di
tutte le componenti del sistema universitario, il gruppo di docenti che ha dato vita alla iniziativa odierna è
intenzionato a proseguire, nel solco di una crescente azione di coordinamento tra gli Atenei interessati,
nella rivendicazione del proprio diritto al voto, intraprendendo un cammino congiunto per quanto attiene
eventuali impugnative e ricorsi ai TAR di competenza”.


15 Giugno 2012

Categoria : Cronaca
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