Crolli e morti, pm per condanna Angelini


L’Aquila – Il pubblico ministero Fabio Picuti, titolare della maxi-inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati (220 quelli esaminati in tutto) nell’ambito del filone d’inchiesta relativo al crollo degli edifici di via Luigi Sturzo civico 33 e 39, in cui a causa del terremoto del 6 aprile del 2009 hanno perso la vita 30 persone, ha chiesto stamane, nel corso dell’udienza dibattimentale, la condanna a tre anni di reclusione per l’unico imputato. Si tratta di Augusto Angelini di 85 anni, accusato di disastro colposo ed omicidio colposo plurimo insieme ad altre persone decedute nel corso degli anni. Nella sua requisitoria Picuti ha evidenziato come Angelini, all’epoca dei fatti fosse il direttore dei lavori di entrambi i cantieri in cui negli anni ’60 furono edificati le due palazzine. “Angelini – ha sostenuto in aula il pubblico ministero – come recita lo stesso codice, rappresenta il garante sia per colui che lo ha nominato ma anche di chi ha rilasciato la concessione, in questo caso il Comune dell’aquila, era il garante sul rispetto della normativa vigente che e’ stata violata. Lo ha detto in aula – ha aggiunto il pm – il consulente Quaresima, che ha parlato di qualita’ del ferro e del cemento utilizzato scadente”. Prima di concludere il giudice inquirente ha anche affermato che le colpe per il crollo delle due palazzine vanno addebitate anche ad altre figure professionali, morte nel corso degli anni, ma anche per il terremoto. Da qui la richiesta per l’unico imputato della condanna a tre anni di reclusione. L’udienza e’ stata aggiornata al 30 ottobre data in cui verranno ascoltate le parti civili e la difesa.


03 Luglio 2012

Categoria : Cronaca
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