Il dopo Ferragosto secondo Monti & C.


L’Aquila – (di Paolo Vecchioli, avvocato) – Ci hanno fatto fare il Ferragosto con il magone e qualcuno ha fatto anche gli scongiuri,la benzina riaumenta,l’IMU è in agguato,gli ospedali chiudono e mandano a spasso malati ed operatori,la siderurgia è cancellata dall’economia nazionale come i Tribunali dal territorio e le intercettazioni valgono per chi si e per chi no ed ex democristiani,purtroppo di lungo corso,pomiciano con ex comunisti e sedicenti neocomunisti si vocifera rinviati a giudizio per malasanità ,reato infamante se contestato al Berlusca,che Dio lo stramaledica, & C (Formigoni docet ma non Penati dimessosi dal PD ma ancora mantenuto da Pantalone) e nel frattempo i sindacati si ridividono nonostante per le “ammoine” della Camusso alle toghe rosse già tracimanti nella politica ed oggi in delirio di onnipotenza alla conquista dell’economia.
Rottamate pensioni e pensionati mentre le auto blu imperversano con casta, famigli e scorta al seguito e mentre si riducono i Tribunali scomodi per le toghe da accorpare al caldo e comode mentre il cittadino,come nella Provincia de’ L’Aquila da Castel di Sangro per ricevere una giustizia lenta ed a costi elevatissimi,percorrere 240 Km per l’andata ed il ritorno fino a L’Aquila ed il giudice,fregandosene della sospensione feriale per 45 gg. per legge” (1.8 – 15.9) è in vacanza a giugno o luglio e le udienze si rinviano ma la toga non è un metalmeccanico qualsiasi perché se non altro percepisce uno stipendio dieci volte superiore e non timbra cartellini in entrata ed uscita esercitando la giurisdizione.
Migliaia di cittadini da ogni parte anche la più disagiata macinano centinaia di chilometri con costi che si aggiungono a quelli pesanti di una giustizia per ricchi in grado di pagare le gabelle imposte dal governo del cameriere delle banche Monti & C. ,professore in materie usuraie e che ignora la figura del “Pretor Peregrinus” tipica del Diritto Romano,che esercitava la giurisdizione raggiungendo ogni contrada dell’Impero Romano portando seco la grandezza,la civiltà e la saggezza di Roma.
Idem la Chiesa organizzata capillarmente sul territorio con le diocesi che non necessariamente corrispondono alla geografia politica dei carrozzoni province/regioni ma disegnano una efficace forma di giurisdizione che potrebbe essere imitata se non altro per funzionalità sul territorio.
In Abruzzo,però,esistono tre parchi nazionali ed uno regionale + 38 oasi varie che costano decine e decine di milioni a Pantalone anche se orsi e lupi predano comodamente ed indisturbati i vitelli ed i puledri degli allevatori ormai alla canna del gas,quando non entrano nei pollai,nelle stalle e nelle discariche dei centri abitati,mentre la giustizia abbandona il territorio per risparmiare centralizzando le sue sedi al contrario dei professionisti dell’ambiente che,sempre a spese di Pantalone,occupano il territorio epigoni di una gestione clientelare nella maggior parte dei casi e di professionalità acquisita in modo molto autoreferenziale ed idem la formazione che potrebbe essere l’ennesimo scandalo da corsi fantasma.
La legge impone che non più del 30% del territorio della provincia e non della regione,sia asservito a parco mentre nella sola provincia de’ L’Aquila il territorio adibito a stipendificio per portatori di voti e/o trombati della politica in genere è del 70% circa,con costi riducibili a vantaggio di scuola,sanità,occupazione,ambiente visto che lupi ed orsi rientrerebbero nel loro ruolo naturale lontani dai vitelli,dai pollai e dalle discariche mentre le decine di dipendenti del PNALM riuscirebbero a vedere per tempo e ad impedire 350 abusi edilizi a Pescasseroli dove,se si è omogeneo al sistema assistenziale finanziato dal pubblico denaro,si possono edificare bungalows che il CfS ,finalmente ma non tempestivamente,vede se non altro per smentire la parabola del cieco che conduceva l’altro cieco………
Passata questa festa però saranno augelli senza zucchero dopo una stagione estiva che con la siccità e la cura del cameriere delle banche Monti,ha portato ben poco nelle casse degli operatori turistici con ogni conseguenza per l’indotto diretto e derivato e l’autunno sarà “ caldo” e forse l’inverno troppo freddo se a pagare saranno sempre gli stessi che da tempo non ce la fanno più e mai le banche,le finanziarie ,le assicurazioni,i grandi patrimoni,i sindacati,le caste della politica,della stampa,delle toghe,dei baroni dell’università mai meritocratica e della scuola stipendificio e che non seleziona e prepara all’inserimento nel mondo del Lavoro,mentre anche la FIAT se ne va e prepara la CIG che ripagheremo solo noi .


17 Agosto 2012

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