Le opinioni – Abruzzo bellissimo, ma…


(di Stefano Leone – foto di Massimo Leone) – Uscendo dal casello autostradale di Cocullo, del tratto Pescara – Roma, percorrendo la lunghissima bretella fino alla statale, si inizia la discesa verso le gole del Sagittario, Riserva Regionale, il cui primo centro abitato è il paese di Anversa degli Abruzzi. Da Anversa inizia la SS 479 che porta fino a Scanno passando per lo splendido scenario del lago di San Domenico e, più su, di Villalago. Immediatamente fuori dall’abitato di Anversa, appena ci si comincia ad inerpicare lungo i tornanti che salgono su, ci si rende conto immediatamente di trovarsi in un posto che, non soltanto merita essere visto, ma che ti incute in maniera prevalente e possente le sue caratteristiche asperità arcigne e struggenti allo stesso tempo delle sue rocce e dei suoi boschi.
La strada è davvero fatta “per forza”, trafficatissima dal veicolare turistico, consente a malapena il transito doppio senso tanto che, in alcuni punti particolari le pareti di roccia hanno dovuto violentarle per fare un po’ di spazio al tracciato stradale d’asfalto. Dove la roccia si è ribellata e non ha voluto farsi da parte, la virulenta ostinazione dell’uomo ha fatto si che si scavasse per poter passare dall’altra parte ed ecco, allora, che ti addentri in una galleria nella roccia, buia e stretta, dove si transita in doppio senso ma alternandosi l’uno all’altro veicolo. Nel percorrerla devi fare uno sforzo notevole per rimanere concentrato alla guida. Il paesaggio ti rapisce, violenta l’indole che ormai quasi tutti pervade, di “cittadini ad ogni costo” facendo capire che angoli così sono davvero gioielli da salvaguardare e custodire gelosamente. Lo sono per noi che siamo ormai il passato, ma ancor di più per i nostri giovani che sono le generazioni future. Continuando ad inanellare sterzate angolari notevoli per disegnare il raggio di curvatura dei tortuosi tornanti, si scorge ciò che mai si vorrebbe vedere. Da un lato, quello a valle, la strepitosa e avvolgente emozione della stretta gola del Sagittario, con rocce e boschi che giocano mescolando i rispettivi colori, in fondo alla gola, ormai in lontananza il paese di Anversa, dall’altra parte, a monte, in uno dei pochissimi esigui slarghi esistenti, immondizia. Bottiglie di plastica, sacchetti e cartacce, pacchetti vuoti di sigarette e pannolini non solo per bambini. Da un lato il paradiso, dall’altro l’inferno dell’inciviltà e dell’educazione civica che non c’è. Vogliamo gridare al mondo l’indignazione, del cittadino che paga le tasse, nei confronti dei politici che non amministrano bene i servizi da dare al cittadino stesso? No. Dobbiamo gridare al mondo il malcostume, l’inciviltà e la cattiva educazione civica dello stesso cittadino che paga le tasse, (se le paga), e poi assume questi atteggiamenti. Tanto poi la colpa è dei politici! Cittadino, prima di gridare al politico che è un ladro, uno sprecone, un affarista e manipolatore di soldi pubblici, sii tu esempio per te stesso e per le generazioni future. Non avere scheletri nell’armadio. Poi, potrai gridare al politico corrotto che non amministra i tuoi servizi. Ma dopo.


31 Agosto 2012

Categoria : Cronaca
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