Netturbino muore sul lavoro


Sant’Egidio alla Vibrata – IL CORDOGLIO DI PAGANO – E’ morto strangolato dal braccio meccanico mentre compieva le operazioni di svuotamento dei cassonetti dei rifiuti. L’incidente sul lavoro e’ avvenuto intorno alle 6 a un netturbino di Sant’Egidio alla Vibrata, R.A. di 52 anni. L’uomo stava prelevando i rifiuti in via Matteotti per inserirli nel compattatore quando, per motivi in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il meccanismo lo avrebbe trascinato per il collo strangolandolo e procurandogli ferite alla testa e a un braccio. Il compattatore e’ stato sequestrato e il magistrato ha disposto l’autopsia della vittima per stabilire se alla base dell’incidente ci sia stato un malore. I medici del 118 non hanno potuto fare nulla per salvare il dipendente dell’azienda che si occupa dello smaltimento rifiuti.
«Sono profondamente addolorato per la morte dell’operaio della Poliservice. Questo è un giorno triste per la nostra comunità. Non si può morire sul posto di lavoro, sono tragedie che non dovrebbero accadere. Ai familiari e colleghi di Adamo Roncacé esprimo il cordoglio mio personale e di tutta l’Assemblea regionale abruzzese». Così il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, nel messaggio inviato per la morte dell’operaio della ditta Policervice, l’azienda consortile che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Val Vibrata. L’incidente si è verificato questa mattina a Sant’Egidio alla Vibrata. L’uomo lascia la moglie e un figlio di 8 anni. «È fondamentale che l’impegno di tutti coloro che operano nel mondo della prevenzione – conclude il Presidente Pagano – si focalizzi sulla diffusione di una vera e propria cultura della sicurezza. La guerra contro le morti bianche, come ci ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, si vince solo se siamo tutti dalla stessa parte».


12 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
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