Rigettata sospensiva rinnovo ACA


Pescara – (di Stefano Leone) – PUNTAVA ALLA CONFERMA NELLA CARICA DI PRESIDENTE DI DI CRISTOFORO – Il Tribunale di L’Aquila ha rigettato la richiesta di sospensiva, presentata dal Comune di Pescara, della delibera di rinnovo del Consiglio d’Amministrazione dell’ACA, (Azienda Acquedottistica Abruzzese), e, in particolare del suo Presidente Ezio Di Cristoforo, foto, atto impugnato dal Comune ritenendo illegittima la procedura seguita lo scorso 3 agosto in sede di Assemblea dei soci. Il Cda era infatti ormai decaduto e, a giudizio dell’amministrazione comunale di Pescara, bisognava applicare le nuove norme della spending review.
“Nel fascicolo, affidato all’avvocato Giovanni Di Bartolomeo, e depositato lo scorso 29 ottobre, abbiamo chiesto – ha dichiarato il Sindaco Arbore Mascia – l’immediata sospensione degli effetti di quella delibera, che di fatto oggi lascia in piedi il vecchio CdA prefigurando anche un danno economico per i soci ma il giudice, Roberto Ferrari, ha deciso in maniera diversa, rinviando il caso all’udienza di merito ancora da fissare”.
Il Sindaco ha poi ricordato il percorso della vicenda che portò la sua amministrazione a non partecipare all’elezione.
“Lo scorso 3 agosto l’amministrazione comunale di Pescara non ha partecipato all’elezione del Presidente dell’ACA ritenendo illegittima la procedura adottata, con l’anticipazione del voto rispetto a quello del bilancio consuntivo. Un éscamotage impiegato per evitare proprio la decadenza dello stesso Presidente, ormai giunto al terzo esercizio finanziario. E dopo aver verbalizzato la posizione del Comune di Pescara, abbiamo lasciato l’Assemblea, con i rappresentanti dei Comuni di Montesilvano, Cepagatti e Scafa, riservandoci sin dal primo momento di impugnare gli atti non appena sarebbero stati resi disponibili.
Lo scorso 29 ottobre fu, infatti, inviato al Tribunale di L’Aquila, competente sulle controversie societarie, l’atto formale. Nel fascicolo, si ripercorre l’accaduto, ricordando che il Comune di Pescara è socio, titolare di 5 delle complessive 69 azioni ordinarie, dell’ACA che si occupa della gestione del ciclo idrico integrato costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili di fognatura e depurazione delle acque reflue, nell’ambito territoriale ottimale pescarese. Lo statuto dell’ACA prevede, all’articolo 15, riferito alla nomina degli amministratori, che “i membri del Consiglio d’Amministrazione restano in carica per il periodo stabilito dalla loro nomina e comunque non oltre tre esercizi…”. Nell’assemblea del 6 novembre 2008, approvato il bilancio per l’esercizio 2007, si provvedeva alla nomina del Consiglio d’amministrazione di tre membri, ossia Ezio Di Cristoforo, Giuseppe Di Michele e Bruno Catena: il Cda aveva la durata dei tre esercizi successivi, dunque il Consiglio sarebbe venuto a scadenza in occasione dell’approvazione del bilancio 2010. Nel 2009, tuttavia, il Consigliere Catena si dimise e l’Assemblea ordinaria si adoperò, il 19 luglio 2010, alla sua sostituzione con Concetta Di Luzio, senza tuttavia determinarne la durata di mandato. Nel corso dell’esercizio 2011 non sono state adottate decisioni in merito al rinnovo delle cariche fino a quando il Presidente del CdA dell’ACA, convocò l’Assemblea ordinaria di ACA SpA per il 30 luglio in prima convocazione e per il 3 agosto in seconda convocazione per deliberare, tra l’altro, sul Piano industriale, nomina componente del CdA, e, al sesto punto, nomina del Presidente del Consiglio d’Amministrazione. L’Assemblea, in quella sede, dopo aver respinto la richiesta di rinvio di tutti i punti in discussione, tranne il bilancio consuntivo e preventivo, deliberò il rinvio ad altra seduta della decisione inerente la nomina di un solo componente del CdA, fermo restando gli sviluppi normativi sulla spending review, e ha deliberato la nomina del Presidente del Cda Ezio Di Cristoforo per un triennio, dunque sino all’approvazione del bilancio 2014.
“Come abbiamo detto sin dal primo momento, – afferma ancora il Sindaco di Pescara – tale deliberazione è chiaramente illegittima; innanzitutto l’Assemblea ordinaria è stata chiamata a pronunciarsi separatamente prima sul rinnovo di un solo componente del CdA e quindi sulla nomina del Presidente, e invece, in occasione dell’approvazione del bilancio 2011, sarebbe stato necessario rinnovare l’intero Consiglio d’Amministrazione dell’ACA. Tale condizione è implicita nella scelta operata nel 2010 quando, dimessosi Catena e sostituito con Di Luzio, si è scelto di non determinare la durata dell’incarico dell’ultimo membro, la cui scadenza sarebbe stata coincidente con quella residua degli altri due componenti del CdA. Dunque – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – lo scorso 3 agosto l’Assemblea ordinaria avrebbe dovuto procedere alla nomina dell’intero Consiglio d’Amministrazione perché il Presidente e uno dei componenti erano cessati per scadenza del mandato originario. Ovviamente ci atterremo alla decisione del Tribunale di L’Aquila in attesa che, a questo punto, venga fissata l’udienza di merito”.


27 Dicembre 2012

Categoria : Cronaca
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