DRAGAGGIO, IL 15 CONSEGNA LAVORI


Pescara – (Foto: Chiodi – a sinistra – e il sottosegretario Improta) – I lavori per il dragaggio del porto canale saranno consegnati il 15 gennaio. 60 giorni di tempo, quindi entro il 15 marzo barche in porto e ritorno alla normalità. Rimozione di oltre 200.000 metri cubi di fanghi, profondità dell’acqua 4 metri. Parola di sottosegretario Improta, alle 16 di oggi, di fronte al presidente Chiodi, al sindaco Mascia, al presidente della Provincia Testa, che è stato commissario per il porto ed ha profuso sepre il suo impegno, a tutte le autorità e ai rappresentanti delle categorie interessate.
E da loro viene subito un “ma” che pesa. Secondo i pescatori e gli spedizionieri, infatti, occorre rendere i fondali profondi almeno 6 metri, lungo le darsene, nella parte più vicina al mare. Tanto occorre per l’attracco di navi di maggiori dimensioni e grosse barche da pesca. Bisogna, quindi, dragare più a fondo. Altrimenti il lavoro (che costa un mucchio di milioni di euro) non sarà sufficiente a ridare al porto canale la sua funzionalità piena.
“Dopo mesi e mesi di attesa, con gli operatori del settore letteralmente in ginocchio ed ingenti danni economici non solo per la città, ma per tutta la regione, la situazione sembra essersi finalmente sbloccata. L’avvio dei lavori di dragaggio, che auspichiamo avvengano in tempi rapidi e certi, in attesa della ripresa delle attività, di certo restituirà serenità alla marineria e consentirà agli operatori allo stremo di tirare un sospiro di sollievo”. Così il presidente di Confcooperative Pescara e vicepresidente regionale della Confederazione delle cooperative, Giuseppe D’Alessandro, commenta la notizia della consegna ufficiale dell’area di cantiere, che ci sarà martedì 15 gennaio, come annunciato oggi a Pescara dal sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Guido Improta.
“La paralisi dello scalo pescarese – evidenzia D’Alessandro – ha messo a dura prova la sopravvivenza stessa delle diverse cooperative che operano nell’ambito del porto e, assieme ad esse, di tutte le attività che gravitano attorno allo scalo. E’ dunque fondamentale restituire certezze non soltanto ai pescatori, ma a tutta la città e alle imprese duramente provate, sia dal punto di vista economico che sociale, da una lunga e drammatica vicenda. Proprio ai pescatori e alle imprese va un plauso per la tenacia dimostrata e per aver tenuto duro nonostante la difficilissima situazione”.
“Al tempo stesso – conclude il presidente di Confcooperative Pescara – è importante affrontare in modo adeguato il problema del futuro del rilancio del porto, affinché non si ripetano gli errori del passato e per garantire il lavoro e la serenità degli addetti”.


10 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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