Scavi sotto piazza Duomo? Da valutare


L’Aquila – Scrive Goffredo Juchich di Rifondazione comunista: “In merito all’ ipotesi di realizzare una galleria commerciale con parcheggi sotto Piazza Duomo sorgono diverse perplessità sia sulla natura dell’opera sia sulle modalità di attuazione del progetto che, e bene ricordarlo, non rientra nel programma di mandato di questa amministrazione. Riteniamo indispensabile che il comune dell’Aquila individui nella ricostruzione del centro storico e delle frazioni la priorità assoluta sulla quale investire risorse ed energie e che una grande opera del genere dovrà essere necessariamente valutata con grande attenzione da tecnici di altissima professionalità andandosi ad inserire all’interno di un territorio ad alto rischio sismico.
Inoltre in cosiderazione del grande impatto sul territorio il percorso di partecipazione della cittadinanza dovrà avvenire sia nei normali canali istituzionali di giunta e consiglio comunale ma, anche, con assemblee pubbliche in cui amministratori e tecnici rendano consapevoli gli aquilani di tutti i risvolti legati alla costruzione. Si può avviare questo percorso di trasparenza da subito pubblicando sul sito del comune il project financing pervenuto al sindaco. All’eventuale referendum cittadino, insomma, si potrà arrivare solo dopo una reale operazione di chiarezza e trasparenza, con un lavoro di informazione capillare e coinvolgendo gli operatori commerciali ai quali si dovrebbe rivolgere l’opera. Un percorso partecipativo vero è indispensabile per capire se è utile intraprendere quest’avventura con la città economicamente in ginocchio e con la ricostruzione al palo. Nessuno vuole tra dieci anni un’altra metropolitana di superficie. Non possiamo più permettercela”.
(Ndr) – L’idea di scavare sotto piazza Duomo per ricavare parcheggi e spazi commerciali (che potrebbero oggi essere collegati con il parcheggio di Collemaggio, esistendo la galleria pedonale con tappeti mobili) è vecchia come il cucco. Decenni fa se ne parlò e sparlò e, come sempre, non se ne fece nulla perchè L’Aquila è storicamente la città delle incompiute. Molte chiacchiere, molte vanterie e fanfaronate elettorali, poi non se ne ricava nulla. Eppure, era una grande idea: esistono al mondo città che hanno dei veri e propri cloni sotterranei, come accade ad esempio nel Canada. Oggi l’argomento torna di attualità, certamente va di nuovo valutato e soppesato, e c’è solo da sperare che non finisca tutto nel nulla. Tecnicamente, non ci sono – dicono gli esperti – grandi difficoltà. Sarà bene quindi approfondire davvero e puntare ad una decisione, che andrà poi rispettata.


24 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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