UDC cerca se stessa, Buracchio lavora


Chieti – (di Stefano Leone) – Dopo la nomina, pronti gli incontri con gli amministratori locali e gli esponenti regionali dell’UdC in vista di un rilancio politico. “Il primo obiettivo è quello di ricompattare il partito”. Frase lapidaria e secca quella del neo-commissario dell’UdC provinciale di Chieti, Andrea Buracchio che, investito della responsabilità dai vertici di Roma, avrà il suo da fare per ricompattare un partito uscito con le ossa rotte dalla tornata elettorale di febbraio scorso. Le note lotte che, in una campagna elettorale avvelenata, hanno portato il partito anche a livello regionale, ad uno scollamento interno a causa della ribellione degli uomini forti chietini, Antonio Menna e Enrico Di Giuseppantonio, che mal hanno digerito l’imposizione dei candidati, la pescarese Nicoletta Verì al Senato e l’aquilano Giorgio De Matteis alla Camera, (bocciati entrambi dal risultato delle urne), hanno di fatto non solo registrato una sconfitta a tutto tondo davvero imbarazzante che nella realtà ha cancellato il partito non solo nel chietino. Anche a Pescara la situazione non è diversa; dimissioni e “tradimenti” si annoverano numerosi nell’UdC pescarese che, ricordiamo, in Comune sostiene la maggioranza della Giunta di centro destra di Arbore Mascia. Qualcuno sottovoce sostiene che, l’UdC pescarese abbia portato “acqua al molino” di Carlo Masci e Lorenzo Sospiri in termini di voti alle politiche scorse. La voce non è ufficiale ma viene da dentro l’UdC dove, tranelli e giochi di personaggi all’apparenza silenziosi, hanno fatto dei centristi quasi “specie protetta dall’estinzione”. Tornando a Chieti, il neo commissario Buracchio, ex rampollo di quella che fu la parte forte della Democrazia Cristiana chietina ai tempi di Gaspari e la Nenna D’Antonio, avrà l’arduo compito di ritrovare il bandolo della matassa di un partito che tale non è più. “Ringrazio il segretario nazionale, on. Lorenzo Cesa, per la fiducia accordatami con la nomina a commissario provinciale della provincia di Chieti”. Così Andrea Buracchio, segretario cittadino dell’UdC, ha commentato la sua nomina, comunicatagli nel pomeriggio dell’altro ieri da Roma. “Sono pronto – ha spiegato il neocommissario – a svolgere il mandato non semplice affidatomi dalla segreteria nazionale: il primo impegno sarà quello di ricompattare il partito a livello provinciale e ridare animo agli amici che hanno visto scadere i consensi in maniera repentina, oltre che riavvicinare coloro che si sono allontanati in questi mesi dall’UdC. Ritengo che questo non sia più il tempo della politica del doppio forno, ma anche noi, nello spirito del maggioritario, che secondo me è un dato acquisito dal quale non si tornerà più indietro, dovremo decidere da quale parte stare e quindi ricercare un’alleanza stabile all’interno del panorama politico a tutti i livelli. La prossima settimana, del resto, il vicepresidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, candidato dell’UdC alla Camera dei Deputati nell’ultima tornata elettorale, convocherà una riunione con altri consiglieri regionali e i responsabili provinciali del partito per discutere proprio del rilancio della nostra azione politica. Un segno, questo, che vuole significare la volontà di ricompattare tutto il partito per ripartire di slancio verso i prossimi impegni elettorali e politici”. Non sarà una passeggiata. De Matteis, che in sede di operatività interna non potrà contare sulla forza di un risultato elettorale potente anzi, troverà intorno al tavolo proprio il suo più accanito oppositore, quell’Antonio Menna che, con toni per nulla professorali e cattedratici ha detto a De Matteis di tutto durante la campagna elettorale. Meno veemente, con toni più garbati e “montiani”, come è nel suo atteggiamento comportamentale, ma non per questo meno chiari, ci sarà anche l’altro oppositore di De Matteis, vale a dire il Presidente della Provincia Di Giuseppantonio. Dunque, Andrea Buracchio lavorerà su più fronti ma, crediamo, quello sul quale dovrà spendere le maggiori energie sarà cercare di riformare una squadra che chiarisca ai componenti stessi e ai propri sostenitori, dove collocarsi e in quale campionato è orientata a giocare il campionato che inevitabilmente porterà, durante l’estate e nel successivo autunno alla prossima tornata elettorale regionale.


15 Marzo 2013

Categoria : Politica
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