Ponte del Mare, un esame di coscienza


Pescara – (di Stefano Leone) – CITTADINI SCORRETI E MALE EDUCATI, ISTITUZIONI SUPERFICIALI – L’ordinanza sindacale è la n° 213 del 22 maggio 2013. Tale ordinanza, “Premesso… Considerato… Visto… Ordina la chiusura del Ponte del Mare, che collega il lungomare nord a quello sud della città, a far data dal 21/05/2013 fino a data da destinarsi e comunque fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza della struttura di che trattasi”. La stessa, continua poi stabilendo che, il settore manutenzione esterna del Comune, ha la responsabilità affinchè segnaletica e transennature siano perfettamente in efficienza. Ancora, la stessa ordinanza chiude testualmente asserendo che, “le forze di Polizia di cui agli art. 11 e 12 del D.L.vo del 30/04/1962 n° 285 (Codice della Strada), sono incaricate della esecuzione e della verifica dell’osservanza della presente osservanza”. Questa la realtà, diciamo, legislativa. L’altra realtà, applicata sul campo, è quella alla quale abbiamo assistito ieri, domenica 16 giugno. E, quella realtà parla di due aspetti: il primo quello di cittadini indisciplinati, scorretti, male educati al rispetto delle regole tanto più quando sono regole mirate alla sicurezza. Il secondo aspetto quello di un controllo, da parte di chi ne è deputato, completamente assente. Noi eravamo sul posto dalle 16.50 di ieri pomeriggio. Un poliziotto, prima e due vigili urbani poi, si sono visti solo alle 19.20. Solo a quel punto si sono decisi a fermare il flusso di gente, in entrata e in uscita dal ponte, da entrambe i lati. E in qui momenti non sono mancati battibecchi fra cittadini e Forze dell’ordine, (in particolare fra una signora in bicicletta e una vigilessa sul lato sud del Ponte del Mare). Alcune considerazioni vanno fatte per entrambi gli aspetti. Ci è stato riferito che il flusso di persone, complice la prima vera domenica estiva, è stato imponente già dal mattino e per tutta la giornata. Abbiamo assistito a persone che, avendo lasciato la macchina a sud del ponte e avendo percorso l’attraversamento fino a nord, al momento di attraversare in senso opposto si è vista la strada sbarrata. Ovvie le proteste e le polemiche su come raggiungere nuovamente l’auto parcheggiata. Ora, che il ponte sia chiuso, a causa dei danni derivati dall’incidente provocato dalla benna del motopontone impegnato nel dragaggio, è notorio poiché ampiamente divulgato; dunque, i cittadini che arbitrariamente, nonostante le transenne, entrano sul ponte lo fanno in virtù del più incivile e deprecabile comportamento di mala educazione civica. Abbiamo visto papà con le bici e a bordo bambini in tenerissima età sul seggiolino posteriore. L’altro aspetto riguarda le istituzioni. E’ possibile lasciare incustodita la struttura tutto il giorno, (pur se transennata), visto che già era accaduto e denunciato che le persone, fregandosene dell’ostacolo, salivano ugualmente sul camminamento del ponte? E’ normale che una copia dell’Ordinanza di chiusura sia appiccicata con il nastro adesivo ad una transenna e, di conseguenza nessuno la vede? E’ normale arrivare a chiudere il transito alle 19.20 quando ormai il flusso era ormai alla fine? Forse sono domende che in molti si sono poste ieri. Le nostre foto sono la testimonianza più fedele di tutto ciò che è accaduto.


17 Giugno 2013

Categoria : Cronaca
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