Decreto emergenze, ostruzionismo M5S


L’Aquila – FORSE CI SARA’ UNA SEDUTA NOTTURNA – Che qualche intoppo avrebbe potuto fermare il cammino del decreto emergenze, che contiene i soldi per il terremoto abruzzese e molti altri provvedimenti, era solo un sentore, oggi pomeriggio è arrivata però la conferma. E’ in corso ostruzionismo M5S, e il livello della tensione politica è salito durante la discussione sul ddl emergenze. Da tutti i deputati interventi di un minuto, quando Alessandro Di Battista ha ricordato i processi prescritti a Berlusconi dagli altri banchi si sono elevate proteste sempre più vibranti, finché il grillino Angelo Tofalo, prendendo la parola, ha denunciato: “Angelo Cera (Scelta Civica) ha detto ‘ti do un pugno che ti ammazzo’. E’ inaccettabile. O va cacciato o non so qui che succede”.
Cera, interpellato in transatlantico, ha ammesso e precisato: “Quello alto e grosso con la giacca bianca (dovrebbe trattarsi di Stefano Vignaroli, ndr) si è avvicinato minaccioso verso Cesa per un precedente intervento, ha inteso male qualche parola pronunciata da Cesa. Io gli ho detto ‘mo’ se non te ne vai t’appizzo un pugno che t’ammazzo”.
La presidenza della Camera, con Marina Sereni, ha fatto mettere a verbale (“Finirà tutto nel resoconto”) e ha chiuso in anticipo la discussione. Di fronte all’ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle, alla Camera è possibile che questa sera ci sia una seduta notturna dell’Aula sul ddl emergenze. Secondo quanto si apprende, il Pd, nei colloqui informali con il governo, avrebbe chiesto che sul provvedimento non venga messa la fiducia. E d’altra parte il governo avrebbe ribadito il proprio orientamento a utilizzare ‘con parsimonia’ questo strumento.

Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle della Camera diffonde una nota in cui difende una strategia che “non è ostruzionismo, è democrazia” per denunciare “una vicenda scandalosa”: il fatto che “tutti gli emendamenti del M5S” al ddl emergenze “sono stati bocciati o dichiarati inammissibili, con la motivazione che non c’è tempo. Così la Camera è diventata sede di mera ratifica dei provvedimenti del Governo. Ci chiediamo quindi a cosa serva la Camera dei Deputati”. “E’ inutile parlare di riforme istituzionali, perché


19 Giugno 2013

Categoria : Politica
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