ARPA, troppi comandano, pochi fanno


Chieti – PER FRANCAVILLA IN SERVIZIO AUTOBUS… DA ROTTAMARE – Scrive Luciano Pellegrini: “Dal 10 Giugno, l’ARPA, Azienda Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi, con una struttura societaria di tipo privatistico, sia pure a capitale interamente pubblico, ha riattivato il servizio di collegamento stagionale, con corse feriali e festive, con Francavilla al Mare.
Collegamento comodo, specialmente per i tanti giovani minorenni che in sicurezza possono raggiungere la località marina.
Tuttavia, l’anno scorso, 2012, ci sono state tante lamentele da parte dei passeggeri per la inefficienza di questo servizio.
La maggior parte degli autobus instradati per questo collegamento è da rottamare, ma grazie all’abilità degli autisti il servizio è stato svolto. Qualche autista di “formula uno” ha lasciato le persone a piedi, perché anticipava di molto l’orario programmato.
Poi, autobus che si sono fermati per guasti meccanici e il problema dei passeggeri ad arrangiarsi per raggiungere le destinazioni,con conseguente ansia dei genitori avvisati dai figli a non preoccuparsi, per il ritardo che avrebbero avuto nel tornare a casa. Tutto questo non ha insegnato niente! Oggi,se un passeggero volesse tornare da Francavilla al Mare a Chieti verso le ore 17, fortunatamente c’è una corsa, ma…, deve fare una scelta.
L’orario sul web mostra la partenza alle ore 17, ma sull’orario cartaceo, la partenza è alle 17.30. Cosa deve fare l’utente?
Aggiudica veritiero l’orario del web o rischia con quello cartaceo?
Il passeggero è costretto a fare un’altra scelta, prendere l’autobus successivo…,ma anche questo orario, per il web l’autobus parte alle 19.10 e per il cartaceo alle ore 19.15. Pazienza… ci sono solo cinque minuti di differenza…, basta anticiparsi!
La fregatura è, che la maggioranza delle persone, si affida all’orario cartaceo, perché non ha un terminale e neanche il collegamento internet. Quindi, recandosi alla fermata alle ore 17 e 30, ha perso la corsa!
Cara ARPA, chi avviserà gli utenti che l’orario è sbagliato? Quanti giovani resteranno a piedi e i genitori, secondo voi, saranno preoccupati? Voi lo sareste? Io penso, che il problema dell’ARPA, sia le troppe persone che comandano. Inoltre, non c’è pericolo di licenziamento per i dipendenti, perché state in “una botte di ferro”, in quanto dipendenti pubblici.
Intanto il cittadino seguita ad essere preso in giro!”.


20 Giugno 2013

Categoria : Cronaca
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