PM Picuti su collaborazione INGV


L’Aquila – CIALENTE E GRESTA NEO PRESIDENTE DELL’INGV – “Con l’Ingv c’e’ collaborazione anzi nei processi che abbiamo fatto per il terremoto, i dati scientifici che ci ha fornito l’Ingv hanno contribuito all’accertamento dei fatti e della verita’. Abbiamo gratitudine nei confronti dell’Ingv”. Lo ha detto il sostituto procuratore della Repubblica, Fabio Picuti, all’inaugurazione della sede distaccata dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ubicata nel cnetro storico della citta’, come riferisce l’AGI.
Picuti (foto, insieme con la sua collega Roberta D’Avolio) ha portato avanti la maxi inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati (220 circa) a seguito del terremoto del 6 aprile del 2009. Entrambi hanno chiesto ed ottenuto dal Tribunale la condanna a sei anni di reclusione dei sette membri della Commissione Grandi Rischi (tra cui lo stesso ex presidente dell’Ingv, Enzo Boschi) che si riuni’ all’Aquila, una settimana prima della scossa devastante che porto’ alla morte di 309 persone.
L’accusa per tutti era quella di avere minimizzato i pericoli nei giorni antecedenti il terremoto. Oltre a Boschi sono stati condannati, Franco Barberi, presidente vicario della Cgr, Bernardo De Bernardinis, vice capo del settore tecnico del Dipartimento della protezione civile; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre, responsabile del progetto Case; Claudio Eva, ordinario di fisica presso l’Universita’ di Genova; Mauro Dolce, direttore dell’ufficio sismico del Dipartimento di protezione civile; Giulio Selvaggi, allora direttore del Centro nazionale terremoti dell’Ingv.
GRESTA – Commentando la sentenza di condanna della GR, il neo presidente dell’Istituto, prof. Stefano Gresta, riferisce sempre l’AGI, ha dichiarato: “Dal nostro punto di vista, e’ chiaro che la nostra reazione e’ stata quella di forte turbamento di fronte alla sentenza anche perche’ io personalmente conosco tutti quanti i componenti della Commissione Grandi Rischi; conosco l’ex direttore del Centro nazionale terremoti – ha aggiunto – io ritengo che si sia trattato di una serie di concause irripetibili. Noi cerchiamo molto correttamente di fare il nostro mestiere al meglio delle nostre possibilita’. Il nostro mestiere e’ quello innanzitutto di scienziati e poi di essere aperti nel divulgare quelle che sono le informazioni, i risultati delle nostre ricerche. Chiuque va sul nostro sito web vede che tutto quello che possiamo rendere disponibile lo facciamo, ovviamente nei tempi necessari perche’ i risultati siano consolidati. Io ritengo che nel 2009 si sia trattato di un a serie di concause in cui stranamente una riunione della Commissione Grandi Rischi e’ stata tenuta a porte aperte, e’ stata tenuta probabilmente con la non completa serenita’ e possibilita’ di valutare tutte quante le situazioni”.
CIALENTE – “Il problema e’ un altro”, ha detto sullo stesso argomento il sindaco Massimo Cialente. “Noi non possiamo chiedere all’Ingv – ha aggiunto – le previsioni, il giorno, l’ora, l’intensita’ di un evento sismico. Una cosa e’ studiare come si fa in tutto il mondo, i problemi sismici, l’altra e’ la componente che appartiene poi ad un paese che ha le sue regole, di costruire in modo sicuro”.


21 Giugno 2013

Categoria : Cronaca
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