CGIL: “Vicini alle associazioni artigiane”


6d35030e8973412a[1]Pescara – (di Gianni Di Cesare, CGIL) – Le critiche sollevate dalle associazioni artigiane circa il disegno di legge regionale sull’artigianato, in particolare sul tema della rappresentanza, pongono al governo Chiodi un problema politico di grande rilievo sul piano istituzionale e delle relazioni con le parti sociali, quindi sulla stessa possibilità, oltre le parole, di gestire con il massimo consenso le tante situazioni di crisi presenti nella Regione. Il poter contare sul massimo consenso, ovvero sulla condivisione degli obiettivi, dovrebbe essere un interesse prevalente per il governo abruzzese, soprattutto in una regione fragile come la nostra in cui per governare non basta solo e sempre il consenso ricevuto dal voto.
Il concetto di rappresentanza è proprio questo, un’ulteriore garanzia di trasparenza e di certezza per chi amministra ogni giorno, non solo quello delle elezioni. Anche attraverso il confronto con i soggetti intermedi, con quelle associazioni che rappresentano i propri iscritti e ne sono portavoce degli interessi.
Le associazioni sono tante e tutti i pareri vanno ascoltati con l’attenzione che ognuna merita. Ce ne sono però alcune che hanno un “peso” di rappresentanza oggettivo, portato dalla loro storia e riconosciuto nella società: è il caso di associazioni come Confindustria o Confapi, oppure delle organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil, o di quelle artigiane. In regione poi la rappresentanza coincide con le stesse associazioni che compongono il CNEL. Ogni posizione dunque è rispettabile e legittima, ed ognuno rende conto ai propri rappresentati e ne assume la responsabilità in ogni circostanza.
La democrazia e la trasparenza dunque sono una “fissazione” per la Cgil. Per gli stessi motivi per i quali gli accordi e i contratti di lavoro vanno sottoposti, attraverso il voto, al giudizio delle persone direttamente interessate nel proprio lavoro.
E’ per questo che la Cgil, in più circostanze, dal Patto per la fiducia al recente protocollo sulla partnerschip, ha richiamato questo principio con il governo Chiodi, insieme alla necessità di regolarlo con assoluta chiarezza e certezza. La Cgil quindi è accanto alla rivendicazione delle associazioni artigiane sulla rappresentanza, perchè una regola che dà trasparenza al confronto non venga annegata dal buio che fa tutti i gatti bigi.


15 Ottobre 2009

Categoria : Economia
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