Il 4 tieniti leggero, c’è Magnamajella


Passolanciano – L’associazione culturale RETROTERRA, in collaborazione con imprese ed aziende attive nel territorio del Parco Nazionale della Majella, organizza anche quest’anno una passeggiata gastronomica destinata a promuovere la conoscenza del territorio, delle sue risorse naturali, dei suoi peculiari caratteri artistici e storici, delle tradizioni alimentari, culinarie e gastronomiche. La manifestazione, che si chiama Magnamajella, è in programma domenica 4 agosto.
Il percorso, che si svilupperà su una lunghezza di circa 5-6 km, prenderà il via nella radura di Passolanciano, tra le più frequentate località turistiche montane sia estive che invernali, e seguirà i sentieri ufficiali del Parco attraversando il bosco, con visita ai Tholos e agli stazzi dei pastori, all’Eremo di S. Onofrio fino a giungere a San Liberatore. Si prevedono dieci partenze da 50 persone, con un tempo di percorrenza di circa 4 ore e mezza. Le tappe prevedono punti di ristoro con ricotta, formaggi, dolci tradizionali e piccoli assaggi della cucina contadina. Per raggiungere Passolanciano, punto di partenza dell’itinerario, sono allestiti dei bus navetta con partenza da Serramonacesca. Si possono quindi parcheggiare le auto in paese, e quindi prendere il bus per Passolanciano. Le partenze da Serramonacesca sono previste dalle ore 6.30. I gruppi partiranno ogni 30 minuti. Gli organizzatori raccomandando ai partecipanti di trovarsi presso il banco iscrizioni mezz’ora prima della partenza e invitano gli interessati ad effettuare la prenotazione. E’ necessario abbigliamento da trekking, con scarpe adeguate. Il percorso è facile (durata 4 ore). Il costo della partecipazione è pari a 20 euro (12 euro per bambini da 4 a 8 anni) e comprende: bus navetta, gadget della manifestazione, percorso guidato con sosta a tutte le tappe, acqua e vino. Si consiglia di non portare passeggini. E’ assolutamente vietato partecipare con animali.
La manifestazione è stata pensata e viene portata avanti per valorizzare e diffondere gli aspetti “vivi” del Parco Nazionale della Majella: la splendida natura, la presenza dell’uomo e delle attività che lo legano al territorio, la pastorizia, l’uso del bosco e della legna, i prodotti dell’interazione uomo-territorio come i formaggi, la carne, il miele, le marmellate, nonché la cultura del fare e l’artigianato, ormai scomparso in molte parti della regione. Il coinvolgimento degli operatori economici locali che vivono nel Parco e della risorsa Parco ha un’enorme importanza sia dal punto di vista della crescita e della valorizzazione delle piccole produzioni e sia per la salvaguardia delle economie territoriali legate ai prodotti tradizionali e di nicchia.


01 Agosto 2013

Categoria : Turismo
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