Un suicidio che ha sconvolto Roseto


Roseto – Tragedie che appartengono a questi tempi di disagio sociale e di inadeguatezza dello Stato. Così appare a tutti il suicidio di un giovane di 36 anni, M.R. che con la sua laurea in filosofia in tasca, si adattava a fare il cameriere e altri lavori umili. La notizia, come abbiamo riferito ieri mattina, ha colpito tutti: il cadavere del giovane, che si era impiccato con una cintura ad un canestro da basket presso una scuola cittadina, era stato scoperto intorno alle 8 di ieri. Immediata l’identificazione: M.R. era un giovane noto e stimato, che aveva cura del suo corpo e praticava attività sportive. Ma dentro di lui aveva preso spazio e dominio la disperazione, e nessuno se ne era accorto. Il corpo è stato trovato privo di vita a terra, perchè la cintura si era spezzata sotto il peso del corpo già ucciso dallo strappo dell’impiccagione. M.R. era figlio di uno stimato ferroviere, da poco andato in pensione. Inutile la sua laurea a pieni voti, inutile ogni tentativo di trovare un lavoro adeguato alle sue capacità. Faceva il cameriere per non sentirsi di peso per la famiglia. La società lo aveva in sostanza respinto, gli aveva negato ogni spazio e ormai i 40 anni si avvicinavano. Troppo per M.R.


04 Settembre 2013

Categoria : Cronaca
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