Delitto Rea (4): 30 anni a Parolisi


L’Aquila – (ore 20,30) – L’ergastolo è stato rivisto e la condanna per Salvatore Parolisi è di 30 anni. La sentenza è stata letta in aula dal presidente della corte d’assise d’appello Catelli poco prima delle 20 e 30. Se non vi sarà ricorso per Cassazione, Parolisi dovrà scontare 28 anni, in quanto due li ha già trascorsi in cella al Castrogno di Teramo.
La sentenza è stata emessa dopo 8 ore di camera di consiglio (due giudici togati e sei giurati popolari) poco prima delle 20.30 dalla Corte d’Assise d’Appello abruzzese a carico dell’ex caporalmaggiore dell’Esercito, accusato di aver ucciso la moglie Melania Rea con 35 coltellate il 18 aprile 2011. E’ stato riconosciuto lo sconto di pena di un terzo per aver scelto di essere giudicato, gia’ in primo grado, con il rito abbreviato. Diminuita l’aggravante del vilipendio mentre e’ rimasta la crudelta’. A Parolisi la Corte ha inoltre deciso di togliere l’isolamento diurno. Questo, almeno, il primo commento tecnico dell’avvocato Mauro Gionni, legale della famiglia Rea, riferito dall’AGI poco dopo le 20 e 30. La giovane donna di Somma Vesuviana era stata uccisa nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto.
La Corte era presieduta da Luigi Catelli, a latere Armanda Servino. Il procuratore generale Romolo Como aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, come la parte civile. Nessun commento da parte sua alla decisione dei giurati.
“Non e’ giusto, non e’ giusto, non e’ giusto”. Salvatore Parolisi ha commentato cosi’, secondo quanto riferisce uno dei suoi legali, l’avvocato Nicodemo Gentile, la condanna a trent’anni di reclusione.


30 Settembre 2013

Categoria : Cronaca
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