Gioia de’ Marsi, problema Valle Fiori


Gioia de’ Marsi – Massimo Botticchio scrive: ” Come noto, nel giugno scorso il CCRVIA ha espresso il proprio parere favorevole in ordine alla realizzazione del progetto di una discarica per rifiuti non pericolosi , condizionandolo però – anche ai fini degli ulteriori successivi step burocratici dell’iter – alla osservazione di due prescrizioni. La seconda di queste prescrizioni recitava testualmente: «[…] resta intesa la necessità da parte del servizio Gestione Rifiuti la dichiarazione che “l’opera è indispensabile e non delocalizzabile come già richiesto dall’Autorità di bacino con nota n. 2541 del 26/03/2009».
Nel marzo scorso, in occasione della formulazione del proprio parere, l’Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno ha richiamato l’attenzione dei destinatari sulla classificazione di “Area di alta attenzione – A4” del sito
prescelto per l’insediamento della progettata discarica ed ha fatto presente che «lo studio geologico trasmesso si riferisce ad un sito differente da quello indicato negli elaborati di progetto e comunque non risulta sufficiente alla caratterizzazione geologica e geomorfologica dell’area in quanto non analizza le criticità
idrogeologiche individuate con il PsAI-Rf, ed inoltre non contiene adeguata cartografia tematica (geologia, depositi di copertura in ambito di versante, geomorfologia, inventario fenomeni franosi) a scala di dettaglio, estesa all’intero ambito geomorfologico sul quale si colloca il sito d’interesse». Si riteneva che tali incredibili rilievi – lo studio geologico trasmesso si riferisce ad un sito differente da quello indicato negli elaborati di progetto… ! – uniti al difetto del previsto studio di compatibilità idrogeologica, non potessero che condurre alla ripulsa del progetto di “Valle dei fiori”, luogo per il quale la stessa Autorità descrive la inquietante «presenza di indicatori di alimentazione ed invasione di fenomenologie a cinematica rapida del tipo “colata rapida di detrito” ed Area di possibile ampliamento dei fenomeni franosi cartografati all’interno ovvero di
fenomeni di primo distacco – C1, in quanto ambito geomorfologico di processi geomorfici riconducibili a colate rapide di detrito».
L’addivenire, da parte dell’Autorità di Bacino, alla formulazione del
parere nel senso poi ripreso dal CCRVIA – ossia quello di ritenere in qualche modo “sanabile” la gravissima situazione di pericolo per l’ambiente e per gli uomini che, ormai è evidente, contraddistingue “Valle dei fiori”, attraverso una dichiarazione di indispensabilità e impossibilità di delocalizzare in altro luogo l’opera – non esime in alcun modo l’Azienda proponente e le Autorità interessate ad effettuare scrupolosamente, prima di qualsiasi passo successivo, tutti quegli studi e quei passaggi burocratici reclamati dalla stessa Autorità. La qual cosa con la presente si reclama, chiedendo sin d’ora, con le
modalità che si vorranno fissare, l’esibizione di tale documentazione. L’oggetto della presente comunicazione verte tuttavia su altro aspetto, ovvero quello del carattere della “non delocalizzazione”. Voci di
corridoio – non si riesce ad avere un’informazione completa ed esaustiva in ordine al progetto da parte della politica, ed una ragione ci sarà – ci assicurano che per “acclarare” l’impossibilità di delocalizzare l’intervento di discarica a “Valle dei fiori” si stia partendo con una nuova campagna di richieste ai Comuni soci di Aciam
per chiedere loro, nuovamente, la disponibilità di siti alternativi. Si sta cercando, in pratica, di ripetere da capo il movimento effettuato nel 2006, onde ottenere, in pratica un’unica indicazione (sarebbe assai
strano si ottenesse dell’altro).
A questo proposito intendiamo esporre la nostra più ferma contrarietà a che il requisito della impossibilità
della delocalizzazione sia acquisito attraverso una simile modalità. A nostro avviso il percorso deve essere inverso, sulla scia di quanto già chiesto dal WWF Abruzzo, ovvero, di «impiegare il GIS con i più
aggiornati layer (densità di popolazione; distanza dalle case; viabilità più vicina; presenza di situazioni di rischio ambientale;
presenza di falde ecc.) per individuare i siti più idonei o, meglio, meno impattanti nel territorio del consorzio» su tutto il territorio gestito dal Consorzio Aciam per POI, DOPO, chiederne la disponibilità. Ancora una volta si starebbe procedendo al contrario! Naturalmente, non abbiamo dubbi che l’utilizzo di indicatori tecnici – e non politici – porteranno di per loro alla esclusione dell’ipotesi di poter localizzare una discarica di quell’impatto a “Valle dei fiori”. Si
invitano dunque le Amministrazioni in indirizzo ad adoperarsi per scongiurare lo stravolgimento politico che si vorrebbe fare di una questione puramente tecnica”.


27 Ottobre 2009

Categoria : Dai Lettori
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati