Sanità disastro: Villa Pini e S.Salvatore


Chieti Villa PiniPescara – VILLA PINI – Un buco nero, nel cosmo, è un inghiottitoio mostruoso: varcato il suo orizzonte, tutto vi scompare e nulla può tornare indietro, neppure le radiazioni. Villa Pini è un buco nero. 1400-1500 persone che lavorano per Villa Pini sono senza stipendio da sette mesi e stanno occupando – ad oltranza, da ieri – la sede dell’assessorato regionale della sanità, a Pescara. Difficile che ne escano. Difficile per tutti reperire una soluzione. Villa Pini potrebbe ottenere 6,5 milioni di euro, tanto le dovrebbero le ASL nei cui territori opera il gruppo. Occorrerebbero almeno 45 milioni per mettere a posto i lavoratori. Chiaro che la soluzione del problema, tutta a carico della Regione, lascia tutti senza parole e soprattutto senza azioni. Dove prendere tanti soldi?
I lavoratori reclamano ciò che loro spetta, e non ci piove. I sindacati li sostengono, ma risultati non se ne vedono. Ecco il buco nero. Tutti hanno varcato l’orizzonte degli eventi e non possono tornare indietro. Impossibile per legge di natura. Il problema è una piaga sociale. Tutti i creditori urlano: revocate le convenzioni a Villa Pini, è previsto. Ma nessuno lo fa. Perché? C’è poi la domanda delle domande: per quale dissennatezza radicata nel tempo si è potuto andare avanti, sempre avanti, verso questo baratro? Dimostrata la totale inettitudine della politica. Dimostrato anche che 1500 famiglie sono alla rovina. Dimostrato che nessuno, oggi, sa cosa fare. Bello l’Abruzzo dell’anno del signore 2009. (Nella foto: Villa Pini a Chieti)

Ospedale lug 09S.SALVATORE – Dopo gli attacchi concentrici di sindaco e sindacati, medici, lavoratori, stampa e compagnia, l’ospedale aquilano S.Salvatore replica. Lo fa il commissario Silveri, questa sera in tv, e gli va riconosciuta una certa logica. Dice: chi mi ha preceduto a luglio ha stabilito un cronoprogramma dei lavori. Io lo sto seguendo, attuandolo punto per punto, anzi anticipando quando è possibile i tempi. Chi parla e perchè? Forse perchè sono subentrato io?
Già, è vero che improvvisamente in tanti si sono “accorti” che l’ospedale non c’è, e che “ce lo stanno fregando”, come ci ha detto un sindacalista. Strani certi sussulti, quanto meno tardivi. Dall’estate scorsa ad oggi, poco si è parlato del problema, degli stenti di medici e personale in condizioni difficili o drammatiche; delle sofferenze degli utenti, aspetto ancora peggiore. Nel frattempo, la politica regionale marciava come un bulldozer verso la soppressione dei manager e l’accorpamento delle ASL “per risparmiare”. Ancora una volta la politica si è dimostrata incapace di pensare, soltanto succube delle fiammate demagogiche e risparmiatorie (dopo tanti sprechi e sottrazioni di denaro…): era ovvio, scontato, che L’Aquila doveva seguire un percorso diverso da quello di altre zone abruzzesi. Questo è il vero male: la incapacità di pensare. Silveri avrà anche le sue ragioni, e comunque non può pagare conti di altri.
(Nella foto: Il S.Salvatore come appariva a luglio)


28 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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