Talvolta la politica è anche sciocca


I superpremi, i soldoni che alcuni percepivano alla Regione in base a incancreniti privilegi, sono finiti: lo annuncia con una certa legittima soddisfazione il comunista (sì, ci sono ancora) Maurizio Acerbo, rilevando che alla fine i cervelli pensanti della Regione – di segno politico assai diverso – hanno abrogato il privilegio. Bene, se è davvero così, non si può tacere che l’Abruzzo abbia fatto un passettino verso la giustizia sociale e l’equità. Una parola che in Italia fa rabbrividire, perché ricorda Equitalia.
Ma non si può tacere neppure che la politica, talora, è anche sciocca. Sa farsi del mare, e neppure se ne accorge. Sa infliggersi delle umiliazioni di cui potrebbe agevolmente fare a meno, solo se ragionasse un pochino. Concedere una vittoria ad Acerbo va benissimo, per carità. Non importa il suo colore politico, come non importa alcun altro colore, in una società evoluta. Importa solo ciò che viene sostenuto, specie quando è giusto. Solo che la Regione si sarebbe risparmiata questa ennesima brutta figura, se avesse fatto prima e da sola ciò che invece è stata costretta a fare, di fronte al primo sciopero dei regionali che si ricordi in Abruzzo. Come volete definire chi agisce in questo modo? Fate voi. Connivente? Retrogrado? Tartufo? Per noi, solo stupidità e zappa sui piedi.



10 Dicembre 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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