Abruzzo, i Forconi scelgono Dino Rossi


Ofena – I Forconi compaiono ufficialmente anche in Abruzzo, e referente regionale del Movimento è stato nominato Dino Rossi, fondatore del combattivo (e antesignano) COSPA Allevatori. Lo stesso Rossi comunica: “Oggi sono stato nominato dal Presidente dei Forconi Sicilia, il Sig. Martino Morsello, come referente per l’Abruzzo. Con l’occasione si esprime la piena solidarietà agli studenti abruzzesi, gli autotrasportatori e tutte le persone che sono manifestare in alcune piazze d’Abruzzo e si invitano a non partecipare alla manifestazione di mercoledì 18 a Roma. Il movimento dei forconi ha bisogno di gente concreta, non di cantastorie da palcoscenico.
La violenza non porta a nulla, mentre una buona adesione e partecipazione a manifestazioni pacifiche con programmi alla mano sono molto più produttive.
Tutte le novità, le iniziative che il movimento intraprenderà, saranno condivise con il coordinamento nazionale, le informazioni aggiornate sull’andamento della protesta si potranno vedere sulla pagina FB: “i foconi d’Abruzzo”.
Nei prossimi giorni verrà fatto un condimento tra le province, chiunque volesse partecipare può rivolgersi al numero:3299491365.
Si è appreso in questo momento su tg regionale Abruzzo, che la regione vuole il ridimensionamento del Parco regionale Sirente velino. a tal proposito si chiede la chiusura di questo ente, che fino ad oggi ha solo creato danni all’agricoltura, con una spesa pubblica che grava alla nostra regione, quindi alle tasche degl’abruzzesi. Vista la crisi non ci possiamo permettere di mantenere delle strutture utile solo al riciclaggio di politici trombati, per mantenere un serbatoio di voti che tutti paghiamo. Parlano di cementificazione: ma con questi chiari di luna e in aggiunta l’imu : qualcuno mi dica chi è quel matto che vorrà investire su una montagna spoglia? Basta con queste scuse e coinvolgere i ragazzi ad una sensibilizzazione fuori luogo. Sarebbe opportuno che il parco fosse chiuso e si dia più assistenza sanitaria agli abruzzesi, che si trovano ad affrontare delle liste di attesa kilometriche e strutture chiuse per mancanza di soldi. Basta spendere i soldi pubblici per inutili strutture, utilizzate come pacchetto di voti per la prossima campagna elettorale!”.


16 Dicembre 2013

Categoria : Cronaca
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