Rugby, c’è una stagione sportiva 2014?


L’Aquila – SENZA SOLDI, SENZA PROSPETTIVE: MUGUGNANO GLI ATLETI – Scrivono i giocatori di prima squadra dell’Aquila Rugby 1936: “Si è concluso da poco il girone di andata ma i dubbi e le incertezze sul nostro futuro ci attanagliano. Le rassicurazioni che ci aspettavamo entro la fine della prima parte del campionato (22 dicembre) da parte dei membri della nostra società sono state posticipate alla ripresa dell’attività il 6 gennaio.
Riprendendo il tema delle promesse disattese dall’inizio della stagione, in estate abbiamo accettato la maglia dell’Aquila con diverse motivazioni, rassicurati dal Presidente Iovenitti e dal direttore generale Fabiani riguardo ad una gestione professionale che non si è dimostrata tale e, nonostante le difficoltà, abbiamo onorato questa sfida con il massimo impegno cercando di superare i piccole-grandi disagi quotidiani e terminando la prima fase alla testa della classifica. Adesso però la squadra è uscita dal campo in attesa di un chiarimento che
deve arrivare nella maniera più sincera e limpida possibile. In questi primi 5 mesi passati insieme tutti noi
giocatori abbiamo messo a disposizione le nostre competenze sportive e ci siamo messi in gioco anche
come uomini accettando per il bene del club l’inaccettabile. I due stipendi ricevuti sui quattro dovuti, la
totale perplessità sulle risoluzioni delle spettanze arretrate, che riguardano una gran parte di noi,
potrebbero rispecchiare la situazione generale economica di una qualsiasi altra azienda in questo
momento, ma quello che manca e che ci spaventa è la totale incertezza sul futuro immediato di questa
società.
La riapertura del mercato nel mese di gennaio e le scelte di vita individuali, rapportate alla
mancanza di tranquillità nello svolgere il nostro lavoro potrebbero minare la stabilità di questo gruppo e i
risultati ottenuti fino ad ora verrebbero vanificati. Un meccanismo vincente si crea se tutti gli ingranaggi
lavorano al meglio e se tutti gli sforzi sono diretti verso un obiettivo comune. Il punto focale è proprio
questo: quello di cercare di capire quanto soci e membri del cda siano disposti a mettersi in gioco
veramente. Iovenitti, Marinelli, Mancini, Giulio Vittorini, Pasqua, Di Vincenzo e Strever, Elio e Valentino
Cianfarano, Soalco, Curva Nord Atalanta, Polisportiva L’Aquila rugby, Laqtv, voi come noi avete deciso di
indossare la maglia dell’Aquila rugby ma giocate davvero per vincere e onorarla fino alla fine? La palla
adesso sta a voi. Di fatto noi giocatori non possiamo che essere spettatori della vostra partita, con la
consapevolezza che le soluzioni dovranno sgomberare il campo delle promesse e che la magia dei colori
nero-verdi non sara’ più sufficiente a stemperare le passate e future difficoltà.
(Ndr) - L’Aquila è sempre stata bravissima nell’autolesionismo. Per il rugby, sta imboccando la solita strada, quella che porta al peggio. Difficile trovare nella storia dello sport una lettera degli atleti come quella pubblicata. Quanto ai troppi galli che finiscono per cantare stonati impedendo che… si faccia giorno, riflettano. Chi dovesse nuocere al rugby, uno dei pochissimi valori autentici rimasti, ne pagherebbe le conseguenze. E non sarebbe uno scherzo.


30 Dicembre 2013

Categoria : Cronaca
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