Razzi: traforo Gran Sasso insicuro


L’Aquila – PEDAGGI SEMPRE PIU’ ALTI, SERVIZI SEMPRE PEGGIORI – Finalmente la politica si accorge dei disservizi più vistosi e duraturi che affliggono l’autostrada A-24 nel tratto L’Aquila-Teramo, per la quale dal 1 gennaio è stato imposto un pesante aumento di pedaggio di oltre l’8%. Il tratto include il traforo del Gran Sasso, 10 km, nel quale non si può telefonare o ascoltare Isoradio, ma neppure altre stazioni.
Il manufatto è praticamente isolato e da poco sono scomparsi anche gli autovelox di controllo dei limiti di velocità nei pressi dello svincolo sotterraneo per il laboratorio del Gran Sasso. Forse infastidivano i macchinoni blu della politica, costretti a marciare a 60 orari?
Disservizi e carenze mille volte segnalati dalla stampa, alla quale la società Strada dei Parchi neppure risponde. Ore vedremo se il medesimo atteggiamento spocchioso e scostante potrà averlo anche nei confronti dei parlamentari.
Il senatore abruzzese Antonio Razzi, segretario della commissione Esteri, ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per denunciare la mancanza di copertura telefonica nel traforo del Gran Sasso della A24 Roma-L’Aquila-Teramo. “Trattandosi di una galleria lunga dieci chilometri – ha dichiarato Razzi – non poter usare il telefono cellulare, rappresenta un grave pericolo per la sicurezza. Ecco perche’ ho chiesto al ministro di poter intervenire in questo senso, soprattutto in considerazione del fatto che gli apparecchi di s.o.s dislocati lungo la tratta, sono mal funzionanti quando non del tutto addirittura guasti”. Nel ricordare che nel traforo – il piu’ lungo realizzato interamente in territorio italiano – non sono stati ne’ posizionati ne’ installati ripetitori di campi elettromagnetici -telefonici, il senatore Razzi ha quindi chiesto al ministro “quali iniziative voglia intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, per adeguare la struttura autostradale all’esigenze dei giorni nostri, prevedendone un’adeguata copertura telefonica che, in caso di necessita’, potrebbe salvaguardare la vita”.
(Ndr) - Ci dovrebbe domandare perchè i politici aquilani e teramani, più direttamente interessati, e i sindaci, abbiano finora sempre taciuto e inghiottito le omissioni e i disservizi della società Strada dei Parchi. Forse perchè viaggiano con autisti e dormono o leggono sulle auto di servizio. La realtà, invece, è molto meglio percepita da pendolari, utenti normali, cittadini senza privilegi. L’incubo di tutti è restare fermi nel traforo per un motivo qualsiasi, e non poter telefonare o ascoltare la radio. Per non dire di situazioni peggiori, purtroppo possibili.


31 Gennaio 2014

Categoria : Cronaca
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