Identikit di un sindaco


Pescara – COME LO VORREBBE UN CITTADINO CHE SIEDE CONSIGLIO COMUNALE DAL 2003 – (di Stefano Leone) stefanoleone8@gmail.com
E’ uno dei consiglieri comunali di maggiore esperienza. Fausto Di Nisio, nella vita è un professionista, Dottore Commercialista con due passioni, oltre la famiglia: la politica e la campagna. E’ consigliere comunale dal 2003, con Rifondazione Comunista prima, (fino al 2008), dal 2009 ad oggi con l’IDV dal quale gruppo, però, ha preso le distanze negli ultimi tempi. Si definisce un libero pensatore e, in Consiglio comunale è uno dei più combattivi oppositori del sindaco uscente Mascia. E’, fra l’altro, il vice presidente del Consiglio. In queste settimane, nelle quali fra qualche scandalo e molto chiasso, la campagna elettorale va man mano alzando i toni, abbiamo voluto ascoltare come, Fausto Di Nisio, vede il suo sindaco del futuro.
- Di Nisio, la corsa alle candidature, sta assumendo sempre più un’accelerazione evidente. Secondo lei, come dovrebbe essere il sindaco ideale del futuro per Pescara?
“Essere onesto; non semplicemente “onesto” perche’ di persone cosi’ c’e’ ne sono, per fortuna, ancora tante, ma “onesto intellettualmente” con i propri cittadini. Dovra’ avere il coraggio di dire sin da subito ai pescaresi che il futuro della comunita’ non sara’ roseo e che le poche risorse a disposizione dovranno essere indirizzate verso gli “ultimi”. Un sindaco “onesto” in questo senso e, quindi, non falso!!!”.
- Dunque, par di capire, niente manie di grandezza e piedi a terra?
“Assolutamente si. Deve essere morigerato e parsimonioso; da subito dovra’ fare per primo i “sacrifici” che poi chiedera’ di fare anche ai propri concittadini. Per esempio dovra’ rinunciare ad almeno il 30% della propria indennita’ ma lo stesso sacrificio dovra’ imporlo anche a tutto il resto dell’amministrazione. Dovra’ essere attento nella gestione delle spese e, sopratutto, dovra’ vigilare che lo siano anche le persone a cui deleghera’ funzioni”.
- Spesso, voi dell’opposizione, avete imputato all’attuale sindaco troppo privilegi per amici e amici degli amici. Questo non collima con una politica di risparmio e gestione oculata di spesa e incarichi.
“Ecco perché dico che dev’essere equo; l’equita’ dovra’ essere la sua stella cometa: via il rapporto privilegiato con gli amici e con gli amici degli amici; tutti i cittadini dovranno ottenere le risposte e il sostegno di cui hanno bisogno senza fare distinzione tra “figli e figliastri. Deve, inoltre, essere obiettivo; da qualunque parte arrivi un suggerimento, se utile, dovra’ essere in grado di prenderlo in seria considerazione. Il muro contro muro, a prescindere, non aiuta nessuno e in un periodo storico come questo, dove l’errore non e’ ammesso e perdonato a nessuno, ogni suggerimento vale oro. Altro aspetto fondamentale è essere partecipativo con la cittadinanza; dovra’ essere capace di imporre le proprie idee attraverso il confronto e la partecipazione. Mai piu’ forzature effettuate sulla base di scelte prese nell’isolamento di stanze segrete. Questa e’ la vera democrazia!”.
- Con la trasparenza come crede debba essere?
“La trasparenza e’ l’unica arma per battere la corruzione che e’ dilagante nel nostro Paese. Ogni atto, documento ed anche “fogliettino” di carta dovra’ essere immediatamente disponibile al cittadino e agli organi di informazione. Chiunque potra’ controllare e, quindi, nessuno potra’ “delinquere”. Per questo motivo deve essere anche libero nella scelta degli uomini; visto il sistema elettorale e’ direttamente il cittadino che esprime il proprio consenso al sindaco. Di questo ne dovra’ essere forte e ne dovra’ trarne le conseguenze del proprio agire. Dovra’ scegliere, gia’ durante la campagna elettorale, almeno piu’ della meta’ della sua squadra di governo in base alle capacita’ e al merito dei singoli e non in base ad un logica meramente spartitoria. L’altra meta’ potra’ metterla a disposizione delle forze politiche per far esprimere anche a loro le proprie competenze con una rosa di nominativi”.
- In questa legislatura, troppo spesso ci sono state polemiche anche pesanti su incarichi e consulenze proiettate all’esterno. Questo non ha fatto altro che ricadere negativamente sulle professionalità interne all’Ente. Quale crede debba essere l’atteggiamento dei suo sindaco ideale per questo aspetto?
“Deve essere il primo tifoso dei suoi uomini; basta con le consulenze esterne a pioggia. Bisogna valorizzare le competenze presenti tra i dipendenti dell’Ente e ricorrere all’esterno soltanto laddove risultasse necessario. La vera valutazione del merito senza il ricorso alla raccomandazione puo’ rappresentare l’unico sistema di efficentamento della macchina amministrativa”.
- Lei collaborerebbe con un sindaco così?
“Ecco, per un sindaco cosi’ mi batterei come un leone”.


09 Febbraio 2014

Categoria : Le Interviste
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