Nonna Amalia difende la filanda


Pescara – La proposta del segretario confederale dell’Ugl Geremia Mancini di realizzare un Museo del Lavoro nell’ex Filanda Giammaria, in via Monte Bolza a Pescara, ha trovato, oltre alla condivisione di tantissimi cittadini, un’altra inaspettata sostenitrice in Amalia Mandolini (99 anni) che per lunghi anni lavorò nella realtà della Filanda Giammaria.
Spiega Geremia Mancini: “Quando, in riferimento alle lavoratrici della Filanda pescarese, parlavo di Eroine del lavoro non avrei mai immaginato di poterne, a distanza di così tanti anni, conoscerne una. L’incontro con Amalia Mandolini, 99 anni, è stato oltre che carico di emozioni assai utile per ricostruire la realtà della Filanda. Lucidissima ed attenta “Nonna” Amalia (iniziò a lavorare in Filanda all’età di 12 anni), durante il colloquio, ha più volte ribadito il suo desiderio di non veder morire quella che fu la fonte di lavoro e di vita per tantissime donne del nostro territorio. Quindi, anche per lei, torniamo a chiedere di valutare con sensibile attenzione la possibilità di salvaguardare uno degli ultimi baluardi di archeologia industriale della città. Rinnovando la proposta di realizzare nell’ex Filanda Giammaria un “Museo del Lavoro” che possa custodire la memoria di ciò che fu l’impegno, accompagnato da dure privazioni, delle nostre donne. Intanto, aldilà di come andrà a finire questa vicenda, rimane la soddisfazione di aver recuperato e salvato, per sempre, questo “cammeo sociale” che è il ricordo della “Filanda Giammaria” consegnatoci da Amalia Mandolini.


28 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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