“Quelli che per indispettire la moglie…”


Pescara – La politica ama le battute e la disinvoltura del linguaggio, non più paludato e formale. Oggi il sindaco Luigi Albore Mascia, commentando ai microfoni della Rai la situazione politica pescarese e l’arrembaggio nei suoi confronti per disarcionarloa suon di dimissioni, ha detto tra l’altro che la sua caduta prematura “potrebbe comportare nuove elezioni solo nel 2015, quindi un lungo commissariamento con danni pesanti per la città”. Ma ha anche commentato: “Mi sembra la classica storia di quel marito che, per fare dispetto alla moglie…”. Il marito che si privò sforbiciando l’addome della propria mascolinità, quindi, per lasciare… in bianco la moglie.
Qualcuno, anche se non lo dice, deve pensarla come il sindaco, se le 21 firme per mandarlo a casa (dimissioni in massa dal consiglio comunale) non sono state ancora raccolte. Ne mancano due o forse di più. Si tenta di tornare alla carica per “raccapezzarle”, ma finora senza risultati. Il notaio D’Ambrosio aspetta… ma non accade nulla.
Pare che le opposizioni abbiano convocato incontri e faccia a faccia per convincere qualcuno ad appoggiare la defenestrazione. Nelle prossime ore si vedrà, ma certo la “spunta” iniziale è venuta a mancare. Pare vi sia sempre qualcuno pronto a dare l’annuncio del traguardo raggiunto. Ma comunque vadano le cose, è dimostrato che non esiste quella sorta di insurrezione … ghigliottinale contro Mascia che a tanti pareva a portata di mano. Mai parlare troppo presto. La politica è sempre insidiosa e piena di pieghe e risvolti sorprendenti. Meno spesso coerenti.


16 Marzo 2014

Categoria : Politica
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