Qui Pescara (2)


(di Stefano Leone – stefanoleone8@gmail.com)
SCRIVE ACERBO, UNICO CANDIDATO DI SINISTRA E AMBIENTALISTA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE
Non è accettabile la proposta di legge che prevede di svendere immobili pubblici per coprire deficit strutturale di una Ater evidentemente gestita in maniera scandalosa. La norma in vigore prevede che l’80% del ricavato di vendite del patrimonio delle Ater debba essere destinato alla manutenzione e alla realizzazione di edilizia sociale. La leggina prevede che invece si possa usare fino all’80% per coprire una spesa gestionale spropositata derivante dalla mancanza di vigilanza da parte della Regione e responsabilità che vanno accertate a tutti i livelli. Dovremmo dismettere patrimonio pubblico per coprire un buco derivante da super-stipendi e cattiva gestione? Dal 2004 – nell’alternarsi di giunte di centrodestra e centrosinistra – la spesa annua per il personale é passata da 900.000 a più di 2.500.000. Al direttore e’ stata corrisposta una retribuzione di 324.000 euro annui, due dirigenti 180.000 e uno 128.000 (i dati sono stati forniti oggi in commissione). Vorrei ricordare che il commissario nominato dalla Giunta Regionale Marcello Lancia è stato pure arrestato nell’inchiesta su tangenti che ha coinvolto oltre all’Ater di Chieti anche l’Aca spa di Pescara. Se passasse la leggina con la scusa di salvaguardare le retribuzioni dei dipendenti praticamente avvalleremmo il principio che si può svendere patrimonio pubblico per ripianare sprechi e sperperi. Ci opporremo fermamente a questa legge-vergogna.

I COMMERCIANTI DI CORSO VITTORIO EMANUELE TORNANO A DENUNCIARE LA PERICOLOSITA’ DEL CANTIERE
I commercianti di Corso Vittorio Emanuele tornano a denunciare la pericolosità del cantiere su Corso Vittorio Emanuele che interessa il tratto che va dalla Vecchia Stazione a Via Teramo. “Oltre un mese fa avevamo profeticamente denunciato la pericolosità del cantiere di Corso Vittorio Emanuele mediante il titolo “I malintenzionati ed i ladri ringraziano”. Oggi all’indomani del terzo scasso di un negozio situato nel tratto che va dalla Vecchia Stazione a Via Teramo possiamo dire con certezza che la zona è soggetta ad un escalation della microcriminalità che agisce approfittando della poca visibilità delle nostre aziende causata dal cantiere, che si acuisce nelle ore serali. A ciò si aggiunga il fatto che, malgrado le tante richieste in tal senso, non esiste un presidio del cantiere in quanto fino ad oggi non abbiamo visto nessuna divisa intenta a pattugliare a piedi l’asfittico e pericoloso budello a cui è ridotto il marciapiedi di Corso Vittorio. Ricordiamo che invece, fino all’apertura del cantiere, la zona era abitualmente monitorata dal frequente passaggio delle auto delle forze dell’ordine, che fungeva da deterrente per chiunque avesse intenzione di compiere atti vandalici o furti. La nostra clientela ci dice che rinuncia a venire a Pescara in quanto è disorientata e spaventata da una città che appare svuotata ed abbandonata, come dimostrato anche dal furto subito dal Negozio Gaeta In Via Nicola Fabrizi. Ecco, perché torniamo ad appellarci al Prefetto e a tutte le Forze dell’Ordine affinchè da subito venga attivato un presidio costante del cantiere che possa evitare ulteriori atti vandalici nel tratto di Corso Vittorio occupato dal cantiere”.

VINO ABRUZZESE, EXPORT RADDOPPIATO IN OTTO ANNI
Un anno molto favorevole, il 2013, per le esportazioni del vino abruzzese. Dati alla mano, il direttore del Centro Estero delle 4 Camere di Commercio D’Abruzzo, Rossano Di Giovacchino, spiega, infatti, come “l’export regionale sia cresciuto in valore del 12,3%, raggiungendo un totale record di circa 121 milioni di €uro. Il tasso di crescita è risultato quasi doppio di quello nazionale pari al 7,3%”. Negli ultimi otto anni, dunque, l’export vinicolo regionale è pressoché raddoppiato, passando dai 61 milioni di Euro del 2005 ai 121, appunto, del 2013. In testa, si conferma la Germania, primo mercato assoluto a livello mondiale per le esportazioni abruzzesi di bevande , con un valore di € 25.859.387,00 ed un’ulteriore crescita del 5,07%. Non a caso le aziende abruzzesi, ben 25, tornano ad investire sul mercato tedesco esponendo i loro prodotti alla Fiera internazionale “Prowein” del settore vini, a Dusseldorf (20a edizione). Seminari, approfondimenti, degustazioni, incontri b2b: protagonista il vino d’Abruzzo, che nella tre giorni (23-25 marzo) ha attratto l’attenzione dei tedeschi, anche quest’anno i primi estimatori su scala mondiale. Quasi una bottiglia di vino su quattro esportata dall’Abruzzo finisce in Germania. Un appuntamento importante, dunque, la Prowein, per l’Abruzzo la cui partecipazione rientra nell’ambito delle attività di promozione della Regione-Direzione Politiche Agricole ed organizzata dal Centro Estero Abruzzo, dai Consorzi di Tutela dei vini d’Abruzzo e dal Consorzio di Tutela Montepulciano d’ Abruzzo Colline Teramane. Quasi 5 mila espositori provenienti da 50 Paesi diversi e ben oltre 45 mila visitatori da tutto il mondo, per la maggior parte operatori del settore, commercio all’ingrosso, ristorazione ed alberghiero. Nel corso della seconda giornata, le eccellenze d’Abruzzo sono state al centro di un seminario-degustazione organizzato in collaborazione con la rivista tedesca “Vinum”, al quale hanno preso parte numerosi giornalisti di settore oltre ad importatori tedeschi e nel quale è intervenuto Tonino Verna, presidente del Consorzio di tutela vini d’Abruzzo “Anche quest’anno – ha dichiarato il presidente del Centro Estero, Daniele Becci – l’appuntamento ha rappresentato un’importante occasione, per le nostre aziende, per approfondire le tematiche relative al mercato del vino in Germania, all’immagine dei nostri vini e alle potenzialità che possono esprimere in questo importantissimo mercato”.


25 Marzo 2014

Categoria : Cronaca
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