I punti informativi? Chiusi a Pasqua… Così il Parco Gran Sasso accoglie il visitatori


Ofena – IL TURISMO? NON E’ COSA PER NOI, PENSIAMONE UN’ALTRA… – Scrive Dino Rossi (Cospa): “Uno dei modi più singolari che sia mai visto negli ultimi anni per incentivare il turismo, messi in atto dal Parco Gran Sasso Monti della Laga. Punti informativi chiusi sotto Pasqua e la gente a fare la fila per un informazione che non c’è. Tanti soldi spesi inutilmente dal Parco Gran Sasso Monti della Laga per i vari punti informativi dislocati su vari comuni ricadenti nel territorio del Parco. Tante piccole cabine fatte in mattoni a faccia vista coperti addirittura in ferro: come mai non in legno?
Sono i punti informativi del nostro amato parco, fermi con le quattro frecce da parecchi anni, quei pochi punti attivi “funzionano a singhiozzo”, sotto Pasqua avevano le serrande abbassate. A Pasquetta Calascio si era riempito di macchine stracolme di turisti che volevano visitare la Rocca o altri posti limitrofi, si sono dovuti rivolgere a qualche cinghiale di passaggio, sfuggito alla cattura delle gabbie illegali messe in funzione dal Parco. Ai punti informativi chiusi si aggiunge la viabilità pericolosa che attraversa il territorio ricadente nella zona Parco. Strade strette, con curve a gomito pericolosissime, la dove si dovessero incrociare due veicoli, gli incidenti sono inevitabili.
A tutti questi disagi si aggiunge l’ostruzionismo che il parco mette in atto ogni volta ci sono i lavori di opera pubblica per la messa in sicurezza delle strade o semplicemente la ripulitura di vie che accedono ai fondi agricoli, scattano le denunce. Ma questo al parco poco importa, anzi, ha avuto il coraggio di bloccare i lavori sulla S.P 7, che collega Barisciano a Castel del Monte. Una strada che collega molti centri visita, per i quali il parco nel 2012 ha speso 50 mila euro, solo per la manutenzione. I lavori, riguardano la messa insicurezza di una curva pericolosissima, nel tratto precedente al centro visita Barisciano, come da foto allegata. I lavori sono fermi da più di un anno, il tratto di strada è stato addirittura ristretto a seguito al posizionamento dei New Jersey a lato della curva, la segnaletica che dovrebbe indicare i lavori in corso, è tutta da immaginare, in quanto è abbandonata sul ciglio della strada. Il motivo del blocco dei lavori sarebbe che proprio in quella curva nasce una pianta tanto rara: guarda caso nasce proprio su quella curva!! I disagi non riguarda solo i turisti, ma tutti i pendolari costretti a percorrere questo tratto di strada per raggiungere il capoluogo di regione dove lavorano , ma che amano tornare nel loro paese d’origine, a questo si aggiunge le corse degli autobus dell’ARPA che percorrono questa strada per 10 volte al giorno, mettendo a rischio i passeggeri. I sindaci interessati tacciono, a nessuno interessa lo stato in cui si trova questa strada, solo il sindaco Matarelli si è fatto sentire su qualche giornale locale. Tanti soldi spesi per i centri di accoglienza e per i centri informativi, però ci si arriva con difficoltà e quando si giunti è non si trova quell’accoglienza che il parco pubblicizza. Una vergogna!!!


23 Aprile 2014

Categoria : Turismo
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