Legnini ascolta tutti e si impegna


L’Aquila – Dice Giovanni Legnini, sottosegretario che direttamente si occupa del problema ricostruzione: “Per L’Aquila e il cratere dovrà esserci una nuova legislazione, che contenga e preveda tutto, a cominciare dal reperimento e dall’erogazione regolare delle risorse. Farò una ricognizione della situazione con tutti gli uffici competenti, a cominciare dalla ragioneria dello Stato. Poi subito risorse immediate, dopo la decisione del CIPE. Bisogna muoversi rapidamente, non c’è tempo da perdere”.
Parole sagge e confortanti. Ma soprattutto parole attese da anni, perché l’emergenza L’Aquila non è mai stata affrontata nella sua globalità e con l’intento di “sistemare” la pratica e farla funzionare. Legnini, come aveva preannunciato la senatrice Pezzopane, ha partecipato ad un vertice, assenti i parlamentari, tranne la Blundo, pur invitati, ma presenti tutti gli altri, in particolare alcuni sindaci del cratere, oltre naturalmente quello dell’Aquila Cialente e il suo assessore alla ricostruzione, Di Stefano. Come sempre, la prima emergenza somiglia a quella che l’ha preceduta: i soldi sono finiti, o sono agli sgoccioli. I meccanismi non funzionano, il premier Renzi attende forse (visto che non è mai venuto a L’Aquila) di vederci chiaro. L’unico che può accendergli la luce si chiama Legnini, ed è sicuro che, una volta impegnatosi, lo farà. Ognuno ha detto la sua a Legnini, ognuno ha esposto i suoi problemi e le sue impellenze.
Un quadro che conosciamo da anni, anche se, è evidente, le cose negli ultimi tempi stanno andando operativamente meglio e i cantieri aprono. Sono tanti. Ma lavorano davvero?


29 Aprile 2014

Categoria : Cronaca
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