Attesa, arriva la vendita della Scuola


L’Aquila – Appartiene alle “linee guida” della politica governativa da anni, la strategia dell’alienazione dei “gioielli di famiglia”. Se per anni in sostanza se n’è solo parlato, magari usando l’argomento come vanteria elettorale, ora ci siamo. Il Sole24Ore ha ufficializzato oggi la notizia che ci si aspettava da tempo: l’enorme complesso della Scuola sottufficiali della Finanza, 160.000 metri quadrati e 26 edifici (quelli che si vedono), viene ceduto dal Fondo immobili FIP e acquirente potrebbe essere un colosso finanziario che fa capo agli americani e forse a banche europee. Lo stesso che ha già acquistato beni preziosi, tra i quali parti del Monte Paschi Siena.
Lo Stato paga un fitto (pare 15 milioni annui) per usare la struttura, che da anni ha alineato, come tanti altri beni. Probabilmernte, continuerà a pagarlo (sperando che non aumenti) ma ad altri. Tutto qua. Per chi “abita” la scuola non dovrebbe cambiare nulla.
La struttura, essenziale per la città nell’aprile del 2009, fu visitata dal capo dello Stato, dal papa e dalle massime autorità, oltre che naturalmente da un nugolo di potenti della terra per il G8 del luglio 2009. C’è chi ricorda uno strepitoso vestito giallo di Michelle Obama al braccio del marito, durante una “passeggiata” all’interno della scuola. La gente ha amato, apprezzato, conosciuto le papalazzine della scuola, fino al 2009 viste da lontano o in televisione. Oggi le cose cambiano, cambiano i detentori di immense fortune economiche. In fondo, non sapremo mai (e neppure ci importa molto…) chi sono i veri padroni del mondo, gli annidati dei veri centri di potere dove si decide tutto.
Infine una curiosità. La scuola emerge con le sue 26 palazzine, ma sotto esistono importanti strutture ipogee,l ambienti, depositi, strutture rinforzate, spazi non visitabili nè descrivibili, ovviamente utilizzati per scopi riservati. Insomma, non si vede tutto, ed è logico che sia così. Una sorta di garanzia sulla permanenza della scuola là dove si trova: a chi appartenga e a chi apparterrà, cambia davvero poco.


11 Giugno 2014

Categoria : Cronaca
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