Il comitato su recupero biblioteca


Chieti – Dal comitato cittadino (76 associazioni aderenti) ricdeviamo: “Alla vigilia di una nuova riunione in Prefettura sul riutilizzo delle caserme cittadine dismesse, il Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti torna a proporre il tema del trasferimento della Biblioteca provinciale “A. C. De Meis” nell’ex Ospedale militare e lo fa con un articolato documento (leggibile nell’allegato) inviato nei giorni scorsi ai politici e agli amministratori a vario titolo coinvolti.
Nel testo ci si richiama a due recenti novità: il convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Chieti su un modello diverso di città che privilegi il recupero delle strutture esistenti rispetto a una continua, “vorace” espansione edilizia; la disponibilità dell’Università “G. D’Annunzio” a intervenire a proprie spese, in plessi dell’ex Ospedale militare, per realizzare un Museo della Scienza e della Tecnica, trasferirvi l’Archivio storico dell’Ateneo e, forse, avviare una pur parziale attività didattica. Entrambi i fatti corroborano l’azione del Comitato, sostenuta dalla cittadinanza con un consenso (8.050 firme) che ha superato ogni più ottimistica aspettativa.
Il recupero della dismessa Caserma Bucciante quale auspicata sede della Biblioteca Provinciale si pone, infatti, nel solco degli indirizzi emersi dal convegno dell’Ordine teatino degli Architetti. E se tecnici e opinione pubblica avvertono la medesima esigenza vuol dire che i tempi sono maturi perché si cominci a guardare con occhio diverso al modello per il domani della nostra città.
Inoltre. Perché il Comitato si batte per il rilancio della Biblioteca? Perché siamo a un bivio che impone di ripensare il futuro della città partendo da quanto le resta e valorizzando al massimo il suo ruolo nella cultura, riservando particolare attenzione al patrimonio storico-artistico, con specifico riguardo a un’offerta di fruizione razionale e coordinata del sistema archeologico. E tutto ciò si può fare solo nel quadro di un progetto che preveda il coinvolgimento e l’azione sinergica dei vari “attori” cui fanno capo le diverse istituzioni culturali o comunque operanti nel campo del sapere.
Proprio per questo va valutata positivamente, e con la dovuta considerazione che purtroppo non sempre nel passato c’è stata, la preannunciata disponibilità della “D’Annunzio” a “investire” nuovamente sul centro storico di Chieti dove già opera con il Museo delle Scienze Biomediche, che potrebbe anche allargarsi, con spese a carico dell’Università, in immobili comunali ubicati nelle immediate vicinanze sino a oggi non resi disponibili. Una disponibilità che si sposa perfettamente con la volontà del Comitato cittadino di trasformare l’ex ospedale militare in un Polo di Attrazione Culturale, trasferendovi, prima di tutto, la storica biblioteca “De Meis” che deve diventare un luogo di aggregazione oltre che di studio e di consultazione.
Il polo che cosi sorgerebbe, interamente ed esclusivamente dedicato al sapere, potrebbe costituire la “costola” iniziale di quella “dorsale della cultura” che dovrebbe rivitalizzare il centro storico e di cui da tanto si parla ma che da altrettanto tempo attende un progetto che, rifuggendo da improvvisazioni, disorganicità e frammentarietà, faccia della coerenza e della omogeneità delle scelte il proprio marchio di fabbrica. Questo sempre che all’antica Teate noi tutti si voglia dare un futuro di città nel senso pieno del termine e non solo di semplice luogo abitato.

ALLEGATO
Dopo un periodo di voluta e doverosa pausa legata all’appuntamento elettorale, il Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti torna a proporre il tema dell’auspicato trasferimento della Biblioteca provinciale “A. C. De Meis” nell’ex Ospedale militare (Caserma Bucciante), già convento Sant’Andrea. Lo fa alla vigilia di una nuova riunione in Prefettura sul problema del riutilizzo delle caserme cittadine dismesse e all’indomani di iniziative e decisioni che inducono ad ampliare la riflessione sul futuro della nostra città proprio partendo dal vasto consenso popolare che ha accompagnato la battaglia civile per dare adeguata e decorosa sistemazione alla biblioteca.
I fatti intervenuti cui si fa riferimento sono il convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Chieti su un modello diverso di città (già felicemente collaudato altrove) che privilegia il recupero delle strutture esistenti rispetto a una continua, “vorace” espansione edilizia e la palesata disponibilità dell’Università “G. d’Annunzio” a realizzare a proprie spese, in plessi dell’ex Ospedale militare, un Museo della Scienza e della Tecnica, a trasferire nello stesso l’Archivio storico dell’Ateneo e, forse, ad avviare una pur parziale attività didattica.
Due temi che sono alla base della filosofia che ispira l’azione del Comitato fatta propria dalla cittadinanza con un consenso (8.050 firme) andato al di là di ogni più ottimistica aspettativa.
Il recupero della dismessa Caserma Bucciante quale auspicata sede della Biblioteca Provinciale si pone, infatti, nel solco degli indirizzi emersi dal convegno dell’Ordine teatino degli Architetti. E se tecnici e opinione pubblica avvertono la medesima esigenza vuol dire che i tempi sono maturi perché si cominci a guardare con occhio diverso a quello che deve essere il modello per il domani della nostra città.
Inoltre. Perché il Comitato si batte per il rilancio della Biblioteca? Perché a suo giudizio il futuro di Chieti dipende, in buona misura, da quanto sapremo realizzare nel campo della cultura.
Il convincimento deriva dalla constatazione che è in atto un processo, ormai in fase avanzata, che sta portando Chieti, città a vocazione amministrativa e militare, a perdere ruoli e funzioni svolti per secoli.
La soppressione/trasformazione delle Province, che già di per sé costituisce un gravissimo vulnus, molto probabilmente comporterà la scomparsa di vari uffici periferici dello Stato, così come la riorganizzazione delle Forze Armate ha portato alla chiusura di diverse caserme.
A questo si aggiunga che il processo di industrializzazione dello Scalo, avviato negli anni ’50-’60, è da tempo in profonda crisi. Le aree di sviluppo si sono trasferite altrove e l’incidenza sull’economia cittadina del settore secondario si avvia ad essere residuale.
Siamo dunque a un bivio che impone di ripensare il futuro di Chieti partendo da quanto le resta nei settori della sanità, della giustizia, dell’istruzione, valorizzando al massimo il suo ruolo di città della cultura, titolo che nessuno, oggi, le può disconoscere e riservando particolare attenzione al patrimonio storico-artistico, con specifico riguardo a un’offerta di fruizione razionale e coordinata del sistema archeologico.
Ma tutto ciò si può fare solo nel quadro di un progetto che preveda il coinvolgimento e l’azione sinergica dei vari “attori” cui fanno capo le diverse istituzioni culturali o comunque operanti nel campo del sapere.
Proprio per questo va valutata positivamente, e con la dovuta considerazione che purtroppo non sempre nel passato c’è stata, la preannunciata disponibilità della “d’Annunzio” a “investire” nuovamente sul centro storico di Chieti dove già opera con il Museo delle Scienze Biomediche il quale vanta un numero di presenze annue difficilmente riscontrabile in consimili strutture abruzzesi. Questo Museo, peraltro, dispone di un patrimonio di assoluto valore scientifico, oggi non pienamente fruibile per carenza di spazi, che si vorrebbe mettere a disposizione della cittadinanza e dei turisti riqualificando (con spese a carico dell’Università) immobili comunali ubicati nelle immediate vicinanze e prevedendo anche orari di apertura serali.
L’espressa volontà della “d’Annunzio” di dar vita al Museo della Scienza e della Tecnica nell’ex Ospedale Militare si sposa perfettamente con la volontà del Comitato cittadino di trasformare quello stesso complesso in un Polo di Attrazione Culturale trasferendovi, prima di tutto, la storica biblioteca “De Meis” il cui ingente patrimonio librario, accumulatosi nel corso di tre secoli, è auspicabile che venga ulteriormente valorizzato con l’ausilio delle più moderne tecnologie, così da fare della biblioteca provinciale un luogo di aggregazione, oltre che di studio e di consultazione.
Il polo che in tal modo sorgerebbe, interamente ed esclusivamente dedicato al sapere, potrebbe costituire la “costola” iniziale di quella “dorsale della cultura” che dovrebbe rivitalizzare il centro storico e di cui da tanto si parla ma che da altrettanto tempo attende un progetto che, rifuggendo da improvvisazioni, disorganicità e frammentarietà, faccia delle coerenza e della omogeneità delle scelte il proprio marchio di fabbrica.
Coerenza e omogeneità che devono valere anche per i progetti riguardanti gli altri settori cui riteniamo vada affidato il futuro di Chieti, sempre che all’antica Teate noi tutti si voglia dare un futuro di città nel senso pieno del termine e non solo di semplice luogo abitato.

Le 76 Associazioni aderenti:
ISTITUTO NAZIONALE TOSTIANO DI ORTONA – A.B.C. Acqua Bene Comune CHIETI – ASS. NAZIONALE VETERANI E REDUCI GARIBALDINI SEZIONE ABRUZZO – ABRUZZIAMOCI – A.E.L.M.A. – A.N.T.A. CHIETI – ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA – ACLI PROVINCIALE – ADUC – AICS CENTRO STUDI “D. SPEZIOLI” – ALPHA – AMICI DELLA BIBLIOTECA DE MEIS – A.N.P.I. – ARCHEOCLUB CHIETI – ASSISTENTI SANITARI VISITATORI DELL’ABRUZZO – AUSER UNITEL CHIETI – AUSER VOLONTARIATO CHIETI – BASSON – CAMMINANDO INSIEME – CAPPA ARTE – CHIETI DOMANI – CHIETI IN STRADA – CHIETI NUOVA 3 FEBBRAIO – CHIETISCALO.IT – COMITATO DI QUARTIERE SANTA MARIA – COMUNITA’ SCIARAVUJJE – SLOW FOOD – C.S.V. – CORO F. SAVERIO SELECCHY – DA GRANDE VOGLIO CRESCERE – DOC. AB. – FAI Delegazione Chieti – FAIRY CONSORT – FEDERCASALINGHE – G. ASINIO POLLIONE ONLUS – G. A. GIOVANI DELLE ACLI – G.E.M. Gruppo Escursionisti Maiella – GIARDINI DI SOLE – IL CANOVACCIO – ITALIA NOSTRA CHIETI – KIWANIS CLUB CHIETI PESCARA – LA CASA DELLE STORIE – LA CASA DI PINA – LABORATORIO TRADIZIONI D’ABRUZZO – LIBERA di CHIETI – LIBRIDINE – LIONS CLUB CHIETI HOST – MAGNIFICA COMUNITÀ TEATINA – MATHESIS – MERIDIANI PARALLELI – MOVIMENTO DEL GUARDARE CREATIVO – MUSEALIA – NOI DEL G.B. VICO – NUCLEO OPERATIVO TEATE – PER TEATE – PERCORSI – PRO.CU.OR.E – ROTARACT CLUB CHIETI — ROTARY CLUB CHIETI – ROTARY CLUB CHIETI OVEST – SACRO E PROFANO – SCHOLA CANTORUM “S. ZIMARINO” – SENONORAQUANDO CHIETI – SIMT I FIATI ITALIANI – SPELEO CLUB CHIETI – TEATE NOSTRA – THEATE MUSICA ANTIQUA – TERRITORI LINK – VIVILAVILLA – VILLA BLOCC – VOCI DI DENTRO – WWF CHIETI ASS. COMMERCIO E ARTIGIANATO: CONFCOMMERCIO – CONFESERCENTI – CONFARTIGIANATO – C.N.A. – CONSORZIO CHIETI C’ENTRO


29 Giugno 2014

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.