Perdonanza, fuga… dal contributo


CELESTINO, ATTENTO AI PERDONI – Fuga da Alcatraz, che magnifico film. Fuga dal contributo per aiutare la Perdonanza a L’Aquila, che squallida storia. Non un film , purtroppo. Il Comune ha messo in piedi la manifestazione, con sforzi erculei, tagliando di qua e di là. La Perdonanza vivacchia stentatamente da anni, asfaltata da debiti degli anni folli, defedata dai tempi micragnosi attuali, che rendono esangui e luetici i bilanci di tutte le istituzioni e di tutti gli enti. Le cicale hanno lasciato buffi e danni, le formiche stanno tentando di trascinare la carriola, ma è strenuo farlo.
Qualche soldo si sarebbe potuto raccogliere, se tutti coloro che hanno fatto e faranno soldi con la ricostruzione si fossero deposta una manina sulla coscienza. Ci sono imprese che collezionano appalti (sempre le stesse, guarda caso, e sempre vip), professionisti stracarichi di lavoro, mercanti che fanno affari e si accingono a farne, visto che finalmente pare stiano arrivando soldi sicuri per rimettere in piedi ciò che è diruto. C’è gente che nella ricostruzione respira ossigeno. E’ sempre accaduto e sempre accadrà, ma est modus in rebus (è latino, lo diciamo per chi non parla neppure l’italiano, ma si destreggia bene tra cemento, gru, politici, banche e bonifici).
Se vi fosse un substrato di amore per la città, e se sopravvivesse una parvenza di dignità in taluni, al bisogno, chiaramente descritto dal Comune, molti dovevano farsi vivi con assegni tra le dita.
La BPER sarà anche impietosa, nel tagliare l’aiuto alla Perdonanza, ma almeno ha dei crediti. Da anni. A loro della città frega poco, della ricostruzione sì. Coloro che, invece, hanno voltato la testa verso i loro laboriosi cantieri, senza scucire un euro per Celestino V, non sono né buoni cristiani, né buoni aquilani, anzi non sono buoni per niente. Fanno il paio con gli indifferenti (scusa Moravia) venuti dal Nord. Secondo noi, potevano restarci, mentre i nostri taccagnoni diplomati in piagnisteo, dovrebbero andarci. Celestino, please: sii taccagno con i perdoni. Anzi, quest’anno dì che li hai finiti. Fai a loro ciò che loro hanno fatto a te.



18 Agosto 2014

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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