Sambuceto, avvicinare i ragazzi al rugby


Sambuceto – (di Stefano Leone) -
Sport e salute, sport e turismo, sport e sociale, sport e giovani. Sono binomi questi che dobbiamo saper valorizzare, evitando di considerare l’attività sportiva come un semplice momento ricreativo, come una fonte di investimento residuale. Se si vuole sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle manifestazioni sportive e dalle varie discipline, occorre fare propri concetti quali destagionalizzazione, turismo sportivo, sport turistico, sport agonistico, sport educativo. Diverse facce della stessa medaglia che portano inevitabilmente a vivere lo sport come opportunità e non come un semplice diversivo.
Da qui nasce l’idea, del Sambuceto Rugby 2008, di dare vita ad un di gruppo di lavoro in cui ognuno per la propria parte possa contribuire alla promozione della pratica sportiva sul territorio, consapevoli che ospitare grandi manifestazione va di pari passo con la promozione del territorio, significa sviluppo e crescita per tutti, non solo per chi lo sport lo pratica abitualmente. Per dare valore e significato a ciò che i giovani cercano nello sport è necessario cambiare il modello di promozione e organizzazione dello sport che deve riassumere una maggiore “dimensione educativa”. Gli indirizzi per la costruzione di un progetto per innovare il sistema per lo devono nascere partendo dai “buoni progetti” già esistenti nei territori. In tutto questo rientra l’iniziativa che, la Società del Presidente Antonio Angelone, ha promosso ieri, 7 settembre 2014, in accordo con il nuovo punto vendita della Dechatlon di Brecciarola.
Uno stend all’ingresso del punto vendita, per far avvicinare genitori e ragazzi alla disciplina del rugby. La Sambuceto Rubgy 2008, non è nuova a iniziative di promozione di questo, e altro genere. Sempre e solo con l’obiettivo di far crescere le nuove generazioni di ragazze e ragazzi, con obiettivi di aggregazione e socializzazione che portino sempre più verso la considerazione della disciplina del rugby come mezzo di crescita e rispetto degli altri. L’iniziativa di ieri ha suscitato interesse e ha fatto avvicinare molti ragazzi e genitori. La scoperta più bella è il ricredersi di molti genitori sul luogo comune del rugby come disciplina dura e pericolosa. Nulla di tutto questo. Perlomeno non di più di altre discipline sportive. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Sambuceto Rugby 2008 e dai suoi collaboratori.
- Presidente Angelone, una iniziativa riuscita; quali considerazioni e conseguenti azioni porterà per lei e la società?
- “Le considerazioni saranno sicuramente improntate ad incentivare questo tipo di azioni diciamo di propaganda della disciplina. Il nostro obiettivo è quello di crescere giovani atleti che siano la motrice di quel lungo treno che si chiama “giovani generazioni”. Continueremo ad avvicinare lo sport al territorio e siamo lieti di accogliere parti del territorio che vogliano avvicinarsi a noi”.
- La sua società è molto molto attiva sul fronte dell’associazionismo con altre realtà rugbystiche in particolare e sportive in generale; credete molto nella comunione di intenti?
- “Fortemente. Da soli non si va da nessuna parte. Il coinvolgimento di più parti comporta una sinergia in temini di forza e idee che non ha limiti. Chiaramente ogni singolarità rimane con le proprie individualità che ne caratterizzano l’essenza ma messi insieme, questi aspetti peculiari singoli, diventano una vera forza motrice”.
- L’educazione fisica e lo sport possono considerarsi, secondo lei, fra i più importanti strumenti di integrazione sociale?
- “Lo sport e l’attività fisica possono dare un contributo importante alla lotta contro le tendenze negative per la salute come uno stile di vita sedentario e l’obesità”.
- Dunque, possiamo affermare che, l’intreccio tra Educazione motoria, fisica, sportiva e salute e benessere del giovane atleta, è sempre più importante ed intenso?
- “L’intreccio tra educazione sportiva e nell’extra scuola, rimane importante ed ugualmente intenso. Vi è la necessità di ripensare e rilanciare un solo unico piano condiviso fra le realtà sportive sul territorio per lo sport giovanile partendo proprio dalla scuola e dall’educazione fisica e sportiva. Noi, con la disciplina del rugby, cerchiamo di farlo ogni giorno”.


08 Settembre 2014

Categoria : Le Interviste
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati