InAbruzzo diventa editore, esordio con un libro dell’uomo del cinema, l’aquilano Gabriele Lucci


L’Aquila – IL NOSTRO GIORNALE PRESENTA IL SUO PROGETTO EDITORIALE – (Foto: la copertina del libro di Lucci e sotto Colacito in un’intervista – di qualche anno fa – a Lucci per la tv) – Mercoledì, 24 settembre, al salone del Grand Hotel e del Parco, ore 17,30 – Incontro con l’autore per la presentazione del libro “La diabolica ossessione” – Appunti e disappunti di un ragazzo che amava il cinema”, di Gabriele Lucci, editore In Abruzzo.
Gabriele Lucci presenterà il suo ultimo libro con fatti accaduti e molti riferimenti sulla passione per il cinema di un ragazzo di provincia che insieme ad una giusta dose di follia visionaria è riuscito a volare ed a far volare per alcuni anni un intero territorio nonostante la “forza di gravità”.
Interverranno, oltre all’autore, il direttore del giornale InAbruzzo.com, Gianfranco Colacito, e l’amministratore della casa editrice In Abruzzo, Pier Paolo Visione, che per l’occasione presenterà anche il nuovo progetto editoriale “Libri In Abruzzo” dedicato a tutto ciò che ha un collegamento in termini di oggetto o soggetto con il territorio abruzzese. L’ingresso è libero.
Dalla prefazione di Gianfranco Colacito: “…….Sono riflessioni, pensieri, racconti di incontri con il mondo del cinema in Italia, in USA e altrove; sono anche pacati e indelebili ricordi di gioventù, di amici d’un tempo, di iniziative nate a L’Aquila con l’indimenticabile cine club, di incomprensioni incontrate (tante), di belle persone conosciute, di gente del cinema e di ciò che sta attorno al cinema. Il ragazzo “che amava il cinema” ci è entrato, lo ha bazzicato e conosciuto, e voleva farne dono alla sua città con La Città in Cinema, una indimenticabile manifestazione ambientata nella città, che non colse l’occasione, anche per piccole gelosie paesane, non seppe farla sua, come non ha fatto sua l’Accademia dell’Immagine, sempre creatura di Lucci.
I “pezzi” di Gabriele sono scritti con penna delicata, senza livori, senza rancori. Un pregio che non tutti riescono a mantenere quando tutto è passato e il finale non è stato hollywoodiano, cioè roseo. Il garbo è una dote. Non equivale al tacere o a nascondere qualcosa, ma a saperla dire senza tracimare nel livoroso. Usando un delicato distacco, anche grazie ai tanti anni trascorsi.”
Gabriele Lucci è il creatore a L’Aquila (sua città natale) di un vero e proprio Sistema Cinema – costituito dalla “La Lanterna Magica”, dalla Cineteca, dall’Abruzzo Film Commission e dall’Accademia dell’Immagine è stato a lungo direttore scientifico per la Mondadori Electa Cinema. Ha scritto diversi volumi sui generi cinematografici tradotti in vari Paesi e curato le pubblicazioni su Nestor Almendros, Vittorio Storaro, Ennio Morricone (Premio Efebo d’oro 2008) e su Dante Ferretti, libro quest’ultimo presentato al Guggenheim Museum di New York, alla University of California – Los Angeles e alla Biennale di Venezia.
I suoi lavori sono stati riportati dalle più importanti testate nazionali e internazionali. Per l’attività svolta a favore del cinema ha ricevuto a Hollywood il tributo dell’American Society Cinematographers. Dopo il sisma del 2009 ha pubblicato l’opera teatrale “Stazione di Transito” presentata con successo a New York nel 2012 in occasione del Mese italiano della Cultura e successivamente al Salone del Libro di Torino. Recentemente (Gennaio 2014) insieme a Vittorio Storaro, Luciano Tovoli e Daniele Nannuzzi ha omaggiato il cinema con il libro “The Art of Cinematography”, una grande opera figurativa che per la prima volta propone una rilettura della Settima Arte attraverso gli occhi dei più importanti autori della fotografia cinematografica.


22 Settembre 2014

Categoria : Cultura
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