Il vigile pistolero dovrà addestrarsi


L’Aquila – OCCORRONO PIU’ DIVISE A TUTELA DELLA CITTA’ SACCHEGGIATA DAI LADRI E DAI PREDONI E DUNQUE AGENTI ADDESTRATI – Secondo lo stile bonario alla napoletana, da sempre i vigili urbani autorizzati a portare la pistola, la portano tanto, da tornarci a casa: infatti presso il comando non esiste un’armeria blindata, un luogo sicuro in cui finito il servizio, riporre le armi registrando il loro rientro, come la loro uscita in dotazione ad un determinato agente.E così il vigile, terminato in servizio, se ne torna a casa con la pistola e lì deve cusdtodirla. Inoltre, chi ha mai verificato se tutti i vigili armati sono addestrati a sufficienza, sanno sparare al bersaglio fermo o durante un’azione al bersaglio in movimento, insomma sono pistoleri affidabili e non pericolosi per sè e per gli altri?
Naturalmente, nessuno lo ha mai fatto, perchè le cose vanno avanti così, per inerzia, e senza porsi domande.
Eppure indossare e usare un’arma non è una faccenda semplice.
Ora il comando dei vigili, affidato ad un ufficiale che a fine anno concluderà il suo contratto (se non sarà rinnovato), il comandante Grippo, affronta l’argomento.
Armi custodite non appena ci sarà un’armeria adeguata, vigili addestrati al poligono, verifica periodica dei loro requisiti fisici e psichici.
Tutto consegue all’esigenza di infoltire il numero degli uomini in divisa preposti ad assicurare (finora non molto…) l’incolumità della gente, che viene rapinata e aggredita persino dentro casa. Da qualche giorno, pur senza avere notizie che le autorità di prefettura e polizia non forniscono ufficialmente – come sarebbe invece opportuno – qualcfuno riferisce di aver notato più pattuglie in giro, formate da uomini con diverse divise addosso. Tra quelle divise, ci sono i vigili urbani, che però prestano servizio solo fino a mezzanotte.
Se i rafforzamenti dei controlli daranno risultati, lo vedremo.
Fino ad oggi, mille volte si sono avute emergenze e allarmi della popolazione, e mille volte si è promesso mare e cielo. I fatti dicono che la città dal 2009 ad oggi è stata depredata (alcuni anche più volte) casa per casa, saccheggiata da un’orda di barbari e vandali piovuti da tutta Italia e tutta Europa. Una città distrutta nel suo cuore storico, e distrutta due volte dai ladri, dai marioli, dai lanzichenecchi modello 2000 che nessuno ha mai fermato. Certo, prenderli dopo i furti non è facile, ma controllare il territorio prima dei furti, come si fa in America (almeno nelle città non grandi) o in Germania, avrebbe prodotto qualche risultato. Invece si tenevano inutili pattuglie di soldati nelle strade, mentre chiunque penetrava come a quando voleva in tutto il centro, peraltro buio e diruto quasi ovunque.
Il problema diventa gravissimo, da paura, nei centri minori e delle frazioni, dove la sorveglianza è zero, molte case sono vuote, e si ruba a tutto spiano. Tutti tappati in casa al tramonto, popolazione anziana e dunque fragile. Stazioni dei carabinieri chiuse al tramonto. Questa è l’Italia dell’anno 2014, simile alle plaghe medievali devastate da pestilenze e scorrerie: Questo è il cratere terremotato, non solo dalla natura…


25 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
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